Cubano denuncia più di tre settimane senza acqua a Moa: “Sfacciataggine governativa”

La crisi dell'acqua a Moa si aggiunge a quella esistente nel paese con la fornitura del liquido vitale, la corrente elettrica, i medicinali e gli alimenti.

Crisis de agua en Moa © Facebook/Evert Oscar
Crisisi dell'acqua a MoaFoto © Facebook/Evert Oscar

L'attivista holguinero a difesa dei diritti umani, Evert Oscar Matos Leyva, ha denunciato la critica situazione con l'approvvigionamento di acqua che subiscono gli abitanti del comune holguinero di Moa.

Evert Oscar, autore del blog di informazione El Caimán Libre, ha raccontato la più recente situazione che hanno vissuto quando “tardi nella notte di sabato (alle 23), dopo più di tre settimane senza servizio d'acqua, lo hanno ripristinato a Coloradas Nuevas, coincidendo con il onnipresente blackout, e molto presto al mattino, hanno tolto il servizio”.

Captura di Facebook/Evert Oscar

Questa situazione ha costretto molti abitanti del luogo a rimanere senza accesso all'acqua, né a poter svolgere le attività per le quali l'acqua è fondamentale. Una di esse è stata il lavaggio, "perché le lavatrici non funzionano con carbone né legna, ma con elettricità", ha ironizzato l'attivista.

Su Facebook, Evert Oscar ha colto l'occasione per fare un appello alle autorità affinché a causa dei loro "errori" non si vedano "orrore".

Facebook/Evert Oscar

“Voi, che disgoverniate Moa a nome del PCC totalitario, vi autoabastecite con pipa e il popolo lo sa, lo vediamo quotidianamente e ci sono testimonianze grafiche e testimoni della vostra corruzione abusiva. Allora, approfittate di ciò che vi resta al potere, per accumulare più sporcizia o per pulirvi un po’ servendo la popolazione come quello che siete: servitori pubblici, non padroni di ciò che appartiene al popolo!”, ha sottolineato.

E ha aggiunto come riflessione da parte sua che “questo maltrattamento nei confronti dei moenses si pratica con tutta l'intenzione di logorarci ulteriormente, sommando crisi ogni giorno e decimando la nostra volontà e capacità di concentrazione. Ci schiaccia e noi ci lasciamo schiacciare”.

La crisi per mancanza d'acqua si aggiunge a quella che esiste nell'isola per mancanza di medicinali, cibo ed elettricità, mettendo al limite la capacità di sopportazione del cubano che si rivolge ai social media per mostrare la sua realtà.

Così è stato il caso dell'utente di TikTok Jesús de Cuba (@jesusdecuba), che da Santiago di Cuba ha denunciato che, dopo sette giorni senza servizio idrico, si è visto costretto a uscire con un carrello fino a casa di un vicino che ha una cisterna per poter riempire alcune bottiglie e avere acqua per uso personale.

Nei commenti al suo post, un utente ha osservato che le zone periferiche della città stanno affrontando una crisi ancora più grave, con periodi più lunghi senza accesso al rifornimento d'acqua.

La situazione si è estesa anche a tradizionali aree esclusive della capitale cubana, come El Vedado, a Plaza de la Revoluzione.

Da lì, i vicini affrontano da diversi mesi gravi difficoltà nell'accesso al servizio di acqua potabile. Si tratta per lo più di persone anziane, molti pensionati e anziani costretti a letto, che non ricevono il servizio di acqua potabile nelle loro abitazioni, il che provoca gravi difficoltà nella loro vita quotidiana.

Il governo continua a essere incapace di risolvere questa crisi come accade con le altre. I video che circolano in rete, in cui si vedono i cubani inseguire i camion dell'acqua per rifornirsi del liquido vitale, più che meraviglia, suscitano tristezza e indignazione.

Pochi giorni fa, il regime cubano ha riconosciuto che oltre 600.000 cubani si trovano attualmente senza accesso al servizio di approvvigionamento di acqua potabile e l'Istituto delle Risorse Idriche incolpa la crisi energetica che colpisce il paese.

Il governo dice di aver avviato una strategia per affrontare questa crisi, dando priorità alle zone con il maggior numero di abitanti colpiti, ma i risultati non si vedono in molti territori.

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