Gli abitanti di un'abitazione nel comune di Urbano Noris, a Holguín, hanno vissuto momenti di tensione quando tre presunti ladri sono entrati in casa per rubare e li hanno lasciati legati per poter compiere le loro malefatte.
Il fatto è avvenuto nella mattina del 22 settembre scorso in via 14 della località menzionata, secondo quanto riportato dal profilo Facebook associato al Ministero degli Interni (MININT) “Cazador-Cazado”.
La fonte indica che i presunti delinquenti, dopo aver minacciato con armi bianche i residenti nell'abitazione e averli legati, hanno rubato “più di 19 mila pesos, telefoni cellulari, indumenti, una catena d'oro, un televisore e persino una moto privata ETZ”.
Inoltre, segnala che due dei presunti ladri sono stati arrestati, grazie al fatto che "diverse persone hanno collaborato con il processo", mentre la terza persona è ricercata dalla polizia.
Tuttavia, nella sezione commenti del post alcuni utenti hanno espresso dubbi sull'identità di uno dei sospetti, affermando che ci sono prove che la notte del 22 settembre si trovava con altre persone. Si raccomanda di attendere la conferma ufficiale dei fatti.
Lo certo è che questo fatto è ancora sotto indagine ed è una pietra in più nella già minata reputazione della polizia cubana, duramente criticata per la sua passività in atti di omicidio o criminalità, diventati così comuni nell'isola.
Poco più di un mese fa, a San Germán, anche a Urbano Noris, una famiglia ha vissuto momenti di tensione e incertezza durante un violento assalto che ha portato a un'ora di rapimento.
La famiglia era composta da tre individui: una donna, suo marito e un minorenne, che è nipote della donna.
In quel caso, ci furono anche tre individui "fortemente armati" che "irrompersero nell'abitazione, sottomettendo i suoi abitanti a un'ora di angoscia e paura".
Le tre persone sono state amordazate dai malviventi per un'ora, durante la quale hanno approfittato per rubare una motocicletta MZ, la catena d'oro della signora, i suoi orecchini e vari elettrodomestici.
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