Il presidente dell'Argentina, Javier Milei, ha pronunciato questo martedì un discorso contundente davanti alla 79ª Assemblea Generale dell'ONU, in cui ha criticato duramente l'organizzazione per aver incluso paesi come Cuba, Venezuela e Iran nel suo Consiglio per i Diritti Umani.
Milei ha definito questi paesi come "dittature sanguinose" e ha denunciato che non dovrebbero far parte di un organismo che difende i diritti umani.
"In questa casa, che dice di difendere i diritti umani, è stato permesso l'ingresso al Consiglio dei diritti umani a dittature sanguinose come Cuba e Venezuela senza il minimo rimprovero. In questa stessa casa, che dice di difendere i diritti delle donne, è permesso l'ingresso al comitato contro la discriminazione delle donne di paesi che puniscono le donne per mostrare la pelle, come l'Iran," ha affermato il mandatario, che ha immediatamente generato un'ondata di reazioni nell'aula.
Oltre alla sua critica nei confronti dell'ONU, Milei ha attaccato l'Agenda 2030, descrivendola come un'imposizione di un'agenda "socialista" e qualificando l'ONU come un "Leviatano dai molteplici tentacoli".
Durante il suo intervento, ha chiarito la sua posizione di distanziamento rispetto alle politiche internazionali promosse dall'organizzazione, sottolineando che il suo governo non sarà complice di queste agende.
Il discorso di Milei ha generato critiche, come quelle dell'ex capo del Governo, Horacio Rodríguez Larreta, che ha affermato che le dichiarazioni all'ONU possono generare tensioni diplomatiche inutili.
Altri, da parte loro, hanno applaudito il discorso e hanno detto che Milei era "il miglior presidente dell'Argentina, con le sue palle ha detto ciò che le ratti dell'ONU devono davvero ascoltare".
"Javier Milei ha appena smantellato l'agenda progressista delle nazioni unite e nel frattempo vuole creare un'agenda della libertà, è il miglior voto della storia", ha detto un altro internauta.
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