Gli Stati Uniti restituiscono 22 balseros cubani detenuti vicino ai Cayo della Florida.

Di fronte alla crescente crisi economica, sempre più cittadini cubani si lanciano in mare alla ricerca di migliori opportunità.

Embarcación de balseros cubanos en el Estrecho de Florida (Imagen de referencia) © X/@USCGSoutheast
Imbarcazione di balseros cubani nello Stretto della Florida (Immagine di riferimento)Foto © X/@USCGSoutheast

La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha rimpatriato questo martedì 22 migranti cubani, dopo due intercettazioni separate a sud dei Keys della Florida.

Attraverso il social network X, è stato comunicato che l'equipaggio della nave Pablo Valent ha riportato i rafters sull'isola.

Le operazioni sono state condotte dopo che agenti dell'Ufficio delle Dogane e della Protezione Frontiera (CBPAMO) hanno individuato i migranti durante pattugliamenti aerei di routine per lo Stretto della Florida.

Nel messaggio, si sottolinea che il governo degli Stati Uniti ribadisce il pericolo di tentare di attraversare il mare in condizioni precarie, esortando i migranti a non mettere a rischio le proprie vite nell'oceano. Questo tipo di operazioni mira a prevenire tragedie e a disincentivare la migrazione irregolare via mare.

Di fronte alla crescente crisi economica a Cuba, un numero sempre maggiore di cittadini si lancia in mare alla ricerca di migliori opportunità, rischiando le proprie vite in pericolosi viaggi.

La pericolosa traversata marittima verso gli Stati Uniti ha reclamato la vita di almeno 142 barcaioli fino ad ora nel 2024, secondo un rapporto del Programma Migranti Scomparsi dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

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