In mezzo a una disputa con Ja Rulay, El Taiger dice che a Cuba c'è "zero tolleranza verso la criminalità".

Durante una diretta su Instagram, che è stata riprodotta integralmente su YouTube, l'interprete di “La Historia” ha fatto intendere che Ja Rulay lo ha inseguito in un'auto mentre portava un'arma.


Il conflitto tra El Taiger e Ja Rulay continua a salire a livelli impensabili; a quanto pare non è stato sufficiente che i reguetoneros siano quasi giunti alle mani lo scorso maggio a Varadero, le minacce continuano e non solo attraverso i social media.

In una diretta su Instagram, che ha riprodotto per intero “Papel Encara” su YouTube, l'interprete di “La Historia” ha fatto capire che Ja Rulay lo ha inseguito in un'auto mentre portava un'arma, ma ciò che sorprende di più è l'opinione che ha El Taiger riguardo alla criminalità e al ruolo della polizia a Cuba.

“Tu pensi che per me non sia facile girare con una 22 come quella con cui giravi tu o una 38, ma io non posso girare con quello, perché guarda se adesso mi ferma la polizia, aprono la borsa e mi beccano con un’arma da fuoco in un paese dove c’è zero tolleranza verso la criminalità, sono cinque anni senza diritto a minima”, si sente dire al reguetonero.

El Taiger ha aggiunto che entrambi sono nel mezzo di un processo in cui non devono avvicinarsi allo spazio dell'altro, dando a intendere che Ja Rulay sta violando questa restrizione e dando modo alla procura di compilare un fascicolo più ampio contro di lui. Inoltre, gli dice che ora dovrà cercare un buon avvocato per convincere la procura che in realtà non possedeva un'arma.

I problemi di El Taiger non si limitano al territorio statunitense, anche se è uscito di prigione lo scorso agosto dopo essere stato accusato di aggressione e rapina a mano armata, ora torna alla polemica ma da Cuba.

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Deneb González

Redattrice di CiberCuba Intrattenimento


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