Parla cubano vittima di un presunto regolamento di conti all'Avana.

Questa persona assicura di essere stata brutalmente aggredita dentro della propria casa, mentre si trovava a riposare con sua moglie e i suoi figli piccoli.


Dany Pérez Rodríguez (Dany Yarini), che è stato vittima di un violento attacco nella sua abitazione situata nel quartiere Las Cañas, Boyeros, a L'Avana in un presunto regolamento di conti, ha offerto nuove dichiarazioni attraverso i suoi social media, dove spiega l'origine del conflitto.

Enfatizzò che è un uomo semplice e onesto. "Sono un cubano che lotta, che ha affari propri. Non sono un milionario né cerco migliaia di pesos, ma mi difendo per mantenere i miei figli. Non sono né un delinquente né un assassino, come alcuni hanno detto sui social media", espresse.

Nelle sue dichiarazioni afferma che l'origine del conflitto è legata a un incidente precedente, quando il leader della banda che lo ha attaccato è entrato alcuni giorni fa nella sua proprietà per rubare dei grappoli di banane.

Inoltre, ha denunciato che questo stesso individuo ha rubato nella casa di una vicina, il che ha scatenato una rissa nel quartiere. Successivamente, la banda di quel presunto malvivente ha tentato di rubargli la moto e Dany ha colpito l'individuo alla testa.

Il giorno dopo l'uomo, accompagnato da suo padre, un signore anziano, si presentò armato a casa di Dany e iniziò l'attacco di fronte ai figli della vittima. "Diceva a suo padre di uccidermi", ha raccontato la persona colpita.

"Non voglio ricorrere alla violenza, perché quando divento violento, mi sento davvero male", ha detto. Tuttavia, ha affermato che se sarà costretto a difendersi di nuovo, lo farà senza paura.

"Credo in Dio e in San Lazzaro e vedo questo come un'ulteriore prova della loro esistenza, perché mi ha salvato la vita. Se devo difendermi di nuovo lo faccio senza alcun timore. Questo paese è così, è un salvi chi può. Questa è come una giungla", ha commentato.

Dany ha lamentato le ferite delle persone coinvolte nell'attacco, in particolare quelle dell'uomo anziano, il padre del suo aggressore, ma ha ribadito di aver agito in difesa della sua famiglia e di ciò che ha ottenuto con fatica.

Questo caso mette in evidenza la crescente ondata di violenza a Cuba, dove la mancanza di azione da parte della polizia ha portato molti a farsi giustizia da soli.

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