Cubano negli Stati Uniti: "Chi ti accoglie all'inizio, finisce per cacciarti di casa per una ridicolaggine."

“Ti smettono di parlare o ti lasciano per cose come la perdita di denaro, per gelosia con il partner, o per qualche conflitto legato al cibo”, sono state alcune delle ragioni elencate.


Un giovane cubano ha condiviso questo martedì sui social media la sua esperienza come emigrante negli Stati Uniti, affermando che, ironicamente, la prima persona che accoglie i nuovi arrivati è spesso la stessa che, col tempo, finisce per cacciarli di casa per motivi che considera ridicoli.

"La prima persona che ti accoglie e ti riceve è la prima che ti trafigge con un pugnale e ti tradisce," ha commentato Edgy (@edgy.mp3) su TikTok.

Ha spiegato che le ragioni per cui di solito vengono espulsi dalle case dove sono accolti sono, secondo lui, assurde: “Smettono di parlarti o ti cacciano per motivi come la perdita di denaro, per gelosia con il proprio partner, o per qualche conflitto legato al cibo”.

Il giovane ha anche sottolineato che una delle dure realtà che ha scoperto vivendo negli Stati Uniti è che, senza un lavoro, “non sei nessuno”, e ha illustrato come si spende il denaro con una frase ingegnosa: “Qui solo per respirare già spendi 100 dollari”.

Nonostante non abbia mai lavorato a Cuba, negli Stati Uniti ha imparato a svolgere vari lavori, dal Burger King a posare moquette o lavorare da Walmart: “Niente si compara alla sensazione di incassare il tuo stipendio settimanale e spenderlo in negozi come Ross”, ha aggiunto con un tocco di umorismo.

Un altro dei problemi che ha menzionato è stata la mancanza di tempo libero: “Non hai nemmeno il tempo di grattarti il sedere”, ha espresso in modo colloquiale, descrivendo come la routine quotidiana tra il lavoro e la casa lo lascia esausto alla fine della settimana, senza energia per uscire o godersi il tempo libero.

Infine, ha concluso che questo è il prezzo da pagare per vivere in un paese come gli Stati Uniti.

Luis David Fuentes, “El Kentubano”, ha recentemente condiviso sul suo canale YouTube il video che dovrebbero vedere i nuovi arrivati negli Stati Uniti.

Si tratta di una breve ma incisiva conversazione motivazionale, con un solo consiglio rivolto ai cubani che si sono appena trasferiti negli Stati Uniti e sono stati accolti nelle case di familiari e amici: “Trovatevi un appartamentino”.

Per chi non lo avesse chiaro, il coach dice loro che anche se li accolgono con un abbraccio e dicendo: "Benvenuti alla libertà", in realtà sono un problema, no, "un problemone" per quelle persone che devono sostenere le spese di soggiorno, con un maggiore consumo di luce, acqua, benzina, ecc.

Un totale di 15.645 cubani sono entrati negli Stati Uniti durante il mese di luglio, secondo i dati più recenti rivelati dall'Ufficio delle Dogane e della Protezione dei Confini (CBP).

Questa cifra rappresenta una leggera diminuzione rispetto a giugno, quando 17.563 cubani sono entrati nel paese, segnando il minore ingresso registrato nei primi nove mesi dell'anno fiscale 2024.

Fino ad ora nell'anno fiscale 2024, iniziato il 1° ottobre 2023, sono già stati 196.567 i cubani che sono entrati negli Stati Uniti per varie vie.

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