La crisi energetica a Cuba continua a presentare scene scioccanti, come quella di una famiglia a Bayamo, inclusa un minore, che dorme all'aperto nel disperato tentativo di sfuggire al soffocante caldo.
Isis Ro ha condiviso su Facebook delle immagini che mostrano il calvario di due persone, tra cui un bambino piccolo, le quali, a causa dei black out, sono state costrette a dormire all'aperto su quella che sembra essere la soletta o il cortile di una casa.
“Così hanno dormito diversi bambini ieri sera a Bayamo, e così li mandano oggi a scuola,” ha sottolineato la persona che ha fatto la pubblicazione sui social media.
Per quanto rocambolesca possa sembrare, questa scena si è ripetuta in diverse città di Cuba, in mezzo a una crisi energetica che non sembra avere fine.
A maggio, un cubano è stato ripreso all'alba mentre dormiva ancora, dopo aver trascorso la notte su un terrazzo, sopra quella che sembra una stuoia e coperto da una zanzariera.
Si tratta di un'iniziativa ingegnosa per riuscire a dormire, in mezzo ai costanti e insopportabili blackout che affliggono la popolazione in tutta l'Isola.
Altri hanno scelto di dormire sotto i portici e sui marciapiedi per riuscire a mitigare un po' il caldo che soffrono a causa delle interruzioni di corrente.
Il giornalista Yosmany Mayeta Labrada ha dichiarato su Facebook che a Santiago di Cuba molte persone dormono all'aperto a causa dei continui black out e delle alte temperature notturne.
E mentre questa è la realtà delle famiglie cubane, il Ministero dell'Istruzione ha premiato il Ministero dell'Energia e delle Miniere per il suo presunto contributo allo sviluppo integrale dei bambini e degli adolescenti del paese, nonostante le lamentele dei genitori cubani per i danni che la crisi energetica provoca agli studenti.
Il riconoscimento si è svolto durante un evento tenutosi presso il Palazzo Centrale dei Pionieri, in commemorazione del 45° anniversario dell'istituzione, dove il ministero è stato distinto "per il suo contributo e supporto nello sviluppo integrale delle bambine, dei bambini e degli adolescenti a Cuba", si legge in una pubblicazione su X di quel dicastero.
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