Un cavallo è stato gravemente ferito con un machete domenica scorsa a Sancti Spíritus, il che ha provocato una rapida mobilitazione di animalisti che da allora stanno lottando per salvarne la vita.
La Fundación ARCA Sancti Spíritus ha comunicato su Facebook che l'animale è stato aggredito con machete nel quartiere di Olivos 3, sottolineando l'importanza che tutti gli animalisti si uniscano per salvare la vita del cavallo, gravemente ferito.
Avvertenza per contenuti grafici: Questo articolo contiene immagini che potrebbero risultare disturbanti per alcune persone. Le immagini mostrano un animale ferito come parte di un rapporto sul maltrattamento degli animali. Si consiglia cautela nella lettura.
In una seconda pubblicazione, l'organizzazione ha precisato che l'incidente è avvenuto durante una lite, nella quale il cavallo e il suo proprietario sono rimasti feriti.
"Rapidamente, le nostre volontarie Yania, Disley e Yamirna si sono recate sul posto e hanno fornito i primi soccorsi in attesa dell'assistenza veterinaria; hanno cannulato una vena e somministrato volume, poiché il cavallo aveva perso molto sangue," ha indicato ARCA.
Inoltre, hanno comunicato che le profonde ferite hanno colpito arterie importanti e provocato una grande perdita di sangue, la quale è stata contenuta grazie all'intervento tempestivo di diverse persone del settore sanitario.
Secondo ARCA, il proprietario dell'animale si è rifiutato di sacrificarlo, nonostante alcuni presenti gli abbiano consigliato di farlo, e attualmente il cavallo è stabile, in piedi e sta mangiando.
Sebbene l'animale mutilato mostri segni di recupero, la sua vita continua a essere in pericolo. Pertanto, l'organizzazione di protezione animale ha chiesto lunedì su Facebook un aiuto urgente per ottenere antinfiammatori adatti ai cavalli, suggerendo l'uso del Meloxicam come alternativa nel caso non si trovassero altri farmaci.
La richiesta è stata rivolta a tutti i veterinari della provincia, chiedendo di diffondere il messaggio per ottenere il farmaco il prima possibile, sottolineando l'urgenza dell'aiuto necessario.
I fatti e le denunce che evidenziano la mancanza di protezione per gli animali a Cuba mettono in luce l’assenza di volontà del regime nel garantire loro una protezione adeguata.
A agosto, la proteggitrice degli animali Yenney Caballero ha denunciato un nuovo caso di maltrattamento animale a San José de las Lajas, Mayabeque, dove i cavalli utilizzati per trainare le carrozze sono costretti a rimanere al sole, carichi di pesanti fardelli, mentre i loro padroni si riposano all'ombra.
Caballero ha affermato su Facebook di aver potuto constatare con i propri occhi la triste realtà di questi animali: mentre i loro custodi si riparano all'ombra, conversando e ridendo, i cavalli rimangono sotto il sole, magri e disidratati, con la testa china, bruciandosi come schiavi.
Non è la prima volta che gli attivisti denunciano sui social media questo tipo di maltrattamento, che tuttavia acquisisce sfumature diverse in altri luoghi.
Lo scorso luglio, i protectori degli animali cubani hanno denunciato sui social network che, su ordine della polizia a Varadero, nella provincia di Matanzas, le carrozze trainate dai cavalli utilizzate dai turisti dovevano attendere al sole fino a essere noleggiate, in un'area priva di alberi o coperture che forniscano ombra.
Miriam Romero Nasiff ha denunciato nel gruppo Facebook "Società Protettiva degli Animali a Cuba" che la polizia ha ordinato ai carrettieri di sistemare i cavalli in un'area esposta al forte sole, senza tetto, alberi o tende che offrano ombra.
Archiviato in: