Almeno 20 mila cubani aspettano con richieste di rifugio pendenti in Uruguay

"Quando richiedono un rifugio politico è perché ne hanno realmente bisogno", ha detto il sottosegretario agli Affari Esteri dell'Uruguay, Nicolás Albertoni.

Ministerio de Relaciones Exteriores de Uruguay © Captura de Video/Subrayado
Ministero delle Relazioni Esterne dell'UruguayFoto © Captura de Video/Subrayado

Le domande di asilo dei cittadini cubani che arrivano in Uruguay sono aumentate fino a 20.000 in attesa, ha dichiarato a un mezzo locale il sottosegretario agli Affari Esteri, Nicolás Albertoni.

Il diplomatico ha riferito che il caso dei cubani si differenzia da quello dei venezuelani, un altro gruppo le cui richieste sono in aumento, perché hanno bisogno di un visto per entrare in Uruguay e utilizzano la figura del rifugio per poter rimanere, che in molti casi porta al rifiuto delle richieste, ha informato il media Subrayado.

Albertoni ha sottolineato che il governo di quella nazione ha implementato due politiche per risolvere la problematica: una è la residenza per radicamento per i cittadini cubani e l'altra è un processo semplificato di rifugio per quanto riguarda i venezuelani, che hanno presentato 3.800 richieste.

“Quando richiedono un rifugio politico è perché ne hanno davvero bisogno”, ha affermato, anche se questo non significa necessariamente che gli verrà concessa.

"No è che a tutti verrà data una risposta, ma la risposta di sì o no arriverà più rapidamente, perché a volte succedeva che si aspettava la risposta per due anni", ha indicato il sottosegretario.

Nella nazione sudamericana, le richieste di regolarizzazione da parte dei cubani sono diventate frequenti.

"No più visto per avviare la pratica di residenza," hanno reclamato i soggetti interessati in diverse occasioni, durante manifestazioni sia di fronte alla Presidenza che al ministero degli Esteri uruguaiano.

Circa 5.000 cubani si trovano in un "limbo migratorio" in Uruguay, poiché non hanno lo status di rifugiati e non possono nemmeno rinunciare alla richiesta di asilo per ottenere la residenza permanente che consentirebbe la riunificazione familiare.

Fu nel maggio di quest'anno che il governo dell'Uruguay ha firmato un decreto che permetterà a migliaia di cubani in quel paese di risolvere la loro situazione migratoria.

La normativa è stata firmata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell'Interno e permetterà agli indocumentati di legalizzarsi attraverso la "residenza per radicamento", una figura legale che beneficia i richiedenti asilo che non soddisfacevano le condizioni per esserlo.

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