L'Empresa Eléctrica de La Habana ha informato questo venerdì sulla necessità di aumentare a quattro ore i blackout nella capitale a causa di un deficit significativo nella generazione elettrica del Sistema Eléctrico Nazionale (SEN).
Secondo la nota informativa pubblicata su Facebook, i clienti associati ai Blocchi #3 e #4 della città affronteranno interruzioni di energia "per emergenza" di quattro ore al giorno, specificamente tra le 10:00 e le 14:00.
Questa misura risponde alla grave crisi energetica che attraversa il paese, aggravata dalla recente disattivazione della centrale termoelettrica Antonio Guiteras e dalla paralisi di altri cinque blocchi a causa di guasti, ha precisato l'ente.
I blackout prolungati continueranno nei prossimi giorni, influenzando la vita quotidiana degli habaneri, che di solito rimangono ai margini delle interruzioni nel servizio che sono più frequenti nel resto del paese.
La UNE aveva già annunciato per questo venerdì un deficit di quasi 800 MW nell'orario di punta, con un'affezione di 350 MW durante la media domanda. Giovedì, il servizio elettrico è stato interrotto dalle 19:13 fino all'1:19, con un'affezione massima di 786 MW alle 20:30.
La situazione è stata aggravata dall'inoperatività di sei unità nelle centrali termoelettriche di Santa Cruz, Guiteras, Felton e Rente, così come dalla mancanza di combustibile che ha messo fuori servizio 51 centrali di generazione distribuita, rappresentando un'ulteriore riduzione di 190 MW.
La centrale termoelettrica Antonio Guiteras, la più grande del paese, ha subito un "imprevisto" con il comando dell'olio, il che ha costretto a prolungare i lavori di riparazione a sette giorni, invece delle 24 ore inizialmente previste. Questo nuovo contrattempo si verifica appena due mesi dopo la sua ultima sincronizzazione al sistema, aggravando ulteriormente la crisi energetica che affligge Cuba.
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