Denunciano l'incremento di persone senza fissa dimora a Santiago di Cuba.

La indigenza aumenta a Santiago di Cuba, dove sempre più persone sono costrette a dormire per strada di fronte all'indifferenza del regime. Fino a quando durerà questa realtà?

Personas sin hogar duermen en la calle © Facebook Yosmany Mayeta
Persone senza fissa dimora dormono per strada.Foto © Facebook Yosmany Mayeta

Santiago di Cuba affronta una crisi sociale allarmante che si evidenzia con l'aumento del numero di persone senza tetto che pernottano per strada.

Questa preoccupante realtà è stata denunciata dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta, che ha ricevuto sui suoi social network dichiarazioni da parte di cubani che documentano casi di persone senza fissa dimora.

Facebook Yosmany Mayeta

Una giovane che ha recentemente visitato Santiago di Cuba, dopo anni di assenza nella sua terra natale, è rimasta profondamente colpita dalla situazione che ha osservato.

"Queste immagini mi hanno spezzato il cuore," ha detto la giovane vedendo anziani e persone con problemi mentali dormire sulla strada pubblica o nei portici dei negozi della centrale Calle Enramadas, l'arteria principale e la più frequentata della provincia.

Il deterioramento delle condizioni di vita a Santiago di Cuba è evidente. Non è un segreto lo stato critico delle strutture ospedaliere del paese, soprattutto quelle che si occupano di pazienti con malattie mentali.

La mancanza di alimentazione, la scarsità di letti per i ricoveri, il deterioramento delle infrastrutture, la sporcizia, le infestazioni di zanzare, scarafaggi e cimici, la carenza di forniture e farmaci, e la migrazione del personale sanitario verso professioni meglio retribuite, sono alcuni fattori che contribuiscono a questa crisi.

Molti centri di salute dimettono pazienti che finiscono per vivere per strada perché non hanno una casa e non c'è un familiare disposto a prendersi cura di queste persone. Lo stato non li protegge, li abbandona al loro destino vivendo per strada.

L'immagine di anziani che chiedono soldi o qualcosa da mangiare nelle avenidas, nei parchi e nei luoghi pubblici di Santiago di Cuba è diventata una scena comune e desolante.

"Il male non può essere normalizzato", ha affermato il giornalista in un appello alla riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo nel sistema per affrontare in modo efficace questi problemi.

Facebook Yosmany Mayeta

Questa situazione non è esclusiva di Santiago di Cuba. Questa estate a L'Avana è stata segnalata una crisi simile, con numerose persone che vivono in condizioni di miseria nei bassi del complesso Galerías de Paseo.

La usuaria Arianna Llana ha denunciato nel gruppo di Facebook El Vedado de Hoy, l'indifferenza delle autorità del regime di fronte a una realtà che diventa sempre più ineluttabile. "È un peccato che non ci sia nessuna istituzione che si occupi di questo", ha sottolineato.

La crescita dell'indigenza a Cuba è un riflesso della profonda crisi economica che il paese sta affrontando, la peggiore negli ultimi 60 anni.

Mentre il governo cubano cerca di nascondere questa realtà, i social media sono diventati una piattaforma per permettere ai cittadini di denunciare ciò che sta accadendo.

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