Quattro poliziotti arrestati per estorsione ai migranti cubani in Guatemala.

La Polizia Nazionale Civile del Guatemala ha segnalato che esisteva già informazione sulle estorsioni di questi poliziotti.

Policía de Guatemala © Facebook/G7canal Oficial
Polizia del GuatemalaFoto © Facebook/G7canal Ufficiale

Quattro elementi della Polizia Nazionale Civile (PNC) del Guatemala sono stati arrestati per essere coinvolti in casi di estorsione di migranti che utilizzano il paese come transito per arrivare negli Stati Uniti, tra cui diversi cubani.

I detenuti sono stati catturati da agenti dell'Ispezione Generale della PNC. Al momento dell'arresto, i poliziotti avevano estorto nove migranti e chiedevano 100 dollari ciascuno, hanno riferito i media locali.

Captura di Facebook/G7canalOficial

Tra i migranti c'erano sette cubani e due venezuelani, compresa una bambina di otto anni.

I migranti venivano trasportati su un autobus Pullman diretto al confine di Tecún Umán, San Marcos.

Captura di Facebook/El Gráfico de Oriente

PNC in un comunicato ha dichiarato che hanno proceduto dopo una denuncia anonima ricevuta al Centro Anticorruzione Poliziale. Questa informazione era già oggetto di indagine da parte della stessa polizia, hanno assicurato.

“Basandosi sulle vigilanza si documenta l'azione di quattro cattivi elementi, e nel notare la possibilità di indizi che permettano l'incriminazione si chiede la presenza del Pubblico Ministero, che identifica ciascuno dei sospetti, mentre all'interno si avvia il processo per rimuoverli dalla polizia, oltre ad ampliare le indagini su questi soggetti che hanno disonorato il loro nome e cognome”, hanno informato nel loro testo.

Captura di Facebook/PNC del Guatemala

Inoltre, hanno sottolineato che "la Polizia Nazionale Civile è l'unica istituzione che si autodisciplina costantemente, che conferma il fermo impegno di non tollerare atti di corruzione e che siano contrari alla legge".

Sebbene i migranti non siano stati identificati, i loro casi devono essere stati trasferiti alle autorità competenti per valutare la loro situazione nel paese.

L'estorsione e la violenza sono elementi comuni per i migranti nel loro cammino verso il confine sud degli Stati Uniti.

Lo scorso anno, un video condiviso sui social media ha allertato della presenza di gruppi criminali in vari punti delle strade messicane lungo le quali transitano autobus con migranti.

Video registrati da un autobus hanno mostrato quello che appare essere uno di questi falsi controlli delle presunte “autorità” messicane. Condivisi attraverso il gruppo di Facebook ‘CBP ONE aiuto informazioni latinos’, in essi si sente la voce di uno dei passeggeri che descrive il meccanismo della “mordida” dei falsi poliziotti federali.

Anche, 13 migranti cubani hanno denunciato un tentativo di estorsione da parte degli ufficiali dell'Istituto Nazionale di Migrazione (INM) a Tapachula, nel sud del Messico, nel dicembre dell'anno scorso.

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