Il Dipartimento delle Elezioni di Miami-Dade ha respinto la richiesta dell'influencer e candidato sindaco, Alexander (Alex) Otaola, di effettuare un riconteggio dei voti dopo la sua sconfitta nelle elezioni della contea.
Otaola, conosciuto per la sua posizione anticomunista e il suo supporto all'ex presidente Donald Trump, è terminato in un distante terzo posto nelle elezioni di martedì, ottenendo solo il 12% dei voti, molto lontano dall'attuale sindaca Daniella Levine Cava, che ha assicurato un secondo mandato con oltre il 58% dei voti.
Il gerente della campagna di Otaola, Andy Santana, ha sostenuto in un'email inviata al Dipartimento delle Elezioni di Miami-Dade che un riconteggio era essenziale per garantire l'accuratezza dei risultati, basandosi sulla presunta vicinanza alla vittoria.
Tuttavia, le leggi statali consentono un riconteggio automatico solo quando la differenza è di mezzo punto percentuale o meno, cosa che non è avvenuta in questa elezione. Levine Cava ha superato il suo concorrente più vicino di oltre 34 punti percentuali.
Miami Herald ha citato la risposta di Vanessa Innocent, assistente del supervisore ad interim delle elezioni, alla campagna dell'influencer tramite un messaggio email: "I riconteggi non vengono effettuati su richiesta".
In una festa elettorale celebrata nella sua fattoria a Homestead, Otaola ha espresso dubbi sulla legittimità dei risultati e ha affermato che non avrebbe accettato la sconfitta fino a quando non fosse stato effettuato un riconteggio. I suoi seguaci, molti dei quali condividono il suo sostegno a Trump, hanno anche manifestato sospetti di frode.
Roberto Rodríguez, supervisore ad interim delle elezioni di Miami-Dade, ha sottolineato che "i risultati sono quelli che sono" e ha invitato i cittadini con dubbi a visitare l'ufficio elettorale per vedere di persona com'è stato il processo di contabilizzazione.
Fino alla notte di mercoledì, la campagna di Otaola non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni ufficiali su questo tema.
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