Venditore aggredisce un ispettore con un coltello a Las Tunas

L'ispettore ferito non è in pericolo di vita.

Inspectores en Cuba (Imagen de Referencia) © Cubadebate
Ispettori a Cuba (Immagine di Riferimento)Foto © Cubadebate

Un ispettore della Direzione di Ispezione del municipio di Las Tunas è stato aggredito da un venditore mentre tentava di sanzionarlo, ha informato il Consiglio di Amministrazione di quel territorio.

Secondo la nota informativa emessa dall'ente, l'ispettore, identificato come Manuel Vilches García, “stava effettuando un'azione di controllo su un lavoratore autonomo nel Consiglio Popolare 2 del municipio capoluogo, rilevando diverse violazioni da parte dell'infrattore”.

Captura di Facebook/Consiglio dell'Amministrazione Municipale Las Tunas

La pubblicazione aggiunge che il venditore ha mostrato la sua irritazione di fronte alla richiesta dell'autorità e ha reagito in modo violento, aggredendo con un'arma bianca.

“L'ispettore, che si trovava accompagnato da un'altra autorità di controllo, è stato subito soccorso e assistito”, segnalano.

La vita dell'ispettore non è in pericolo, aggiungono, così come menzionano che l'aggressore è stato arrestato e "sta essere processato per il reato commesso".

Aggiungono che “i vicini del luogo sono immediatamente accorsi e hanno condannato il fatto avvenuto”.

Celebrano "l'azione tempestiva ed energica delle forze della Polizia Nazionale Rivoluzionaria", dopo aver effettuato l'arresto e il trasferimento dell'aggressore.

Dalla scorsa Assemblea Nazionale del Potere Popolare nella sua sessione di luglio, il governo cubano si è concentrato sulla sorveglianza dei lavoratori autonomi al fine di evitare un aumento dei prezzi dei loro prodotti.

Precisamente, il mese scorso, il governo di Las Tunas ha chiuso 12 micro, piccole e medie imprese (mipymes) per aver violato la risoluzione che regola temporaneamente i prezzi al dettaglio massimi nella commercializzazione di sei prodotti di base ad alta domanda.

Il quotidiano ufficialista Periódico 26 ha informato che “in quei 12 locali si è proceduto alla vendita forzosa dei prodotti che avevano in esistenza e che non stavano commercializzando”.

D'altra parte, il livello di violenza a Cuba è aumentato, con rapporti quasi quotidiani di persone assassinate, accoltellamenti o risse di strada che hanno sprofondato la società cubana in un'insicurezza che cinque anni fa non esisteva.

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