Il video del Venezuela che farà piangere tutti gli emigrati cubani

Il video tocca una fibra che collega venezuelani e cubani, due popoli segnati negli ultimi anni da esodi di massa di giovani in fuga dalle dittature impoverenti che governano malamente a L'Avana e Caracas.


Un video che invita al voto dei venezuelani per le elezioni di domenica 28 luglio ha fatto appello alle emozioni degli elettori mostrando una situazione che risulta familiare anche per i cubani.

Il clip, pubblicato sui social media dal portale Mérida Noticias, ha invitato al voto attraverso un messaggio che ha mostrato il dolore di famiglie separate e distrutte dall'assenza di membri che hanno dovuto partire per rifugiarsi all'estero o emigrare in cerca di un futuro migliore.

Seduti a tavola, i genitori di una famiglia venezuelana conversano con i loro figli sui loro problemi quotidiani. Il giovane si siede a ingurgitare cibo veloce comprato per strada, perché il lavoro non gli lascia tempo per cucinare. La madre si preoccupa per questo.

La figlia non può mangiare con loro perché deve finire una torta ordinata da alcuni clienti per il giorno seguente. Il padre si preoccupa che lavori così tardi. “E a che ora ti andrai a coricare, figlia?” le chiede.

“Cosa faccio papà, se non ho nessuno che si prenda cura della bambina e ho bisogno di quel lavoro?”, risponde la figlia, con la piccola nipote tra le braccia. “Che impotenza non poter fare di più per voi!”, esclama la madre addolorata nel vedere i suoi figli vivere una vita di sacrifici e privazioni.

“Certo che puoi, mamma! Domani è il giorno!”, risponde il figlio a sua madre. “Non perdo la speranza che Victoria conosca il suo paese”, risponde la figlia ai suoi genitori. “Uscite domani per me! E per me!”, dicono entrambi i giovani ai loro genitori.

Proprio in quel momento, la conversazione familiare al tavolo si rivela per quello che è in realtà: una videochiamata dei figli che vivono fuori dal Venezuela, i quali incoraggiano i genitori a uscire a votare per avviare un cambiamento nel paese che restituisca l'illusione alle famiglie e consenta il ritorno di milioni di figli che sono partiti in esilio o emigrati per ragioni economiche.

“Lo faremo figli!”, risponde il padre ai suoi figli che non sono più a tavola, ma davanti allo schermo di un computer. “Affinché tutti possiamo essere di nuovo insieme a questo tavolo”, prega la madre con fervore.

Il piano si apre e si vedono i genitori soli al tavolo, che parlano con i loro figli attraverso uno schermo. “Che sia così!”, rispondono entrambi i figli alla preghiera della madre.

Il video tocca una corda che collega venezuelani e cubani, due popoli segnati negli ultimi anni da esodi di massa di giovani in fuga dalle dittature impoveritrici che governano malamente a L'Avana e Caracas.

Sia per fuggire dalla repressione politica, dalla violenza o dalla povertà, milioni di venezuelani e cubani hanno preso la difficile decisione di abbandonare le loro case e intraprendere l'avventura dell'emigrazione in cerca di un futuro migliore.

Il messaggio del video sottolinea il dolore delle famiglie spezzate da quelle dittature populiste che hanno portato solo maggiori disgrazie alle società del Venezuela e di Cuba, e fa un appello alla partecipazione alle elezioni di questa domenica, che possono significare un cambiamento storico per i venezuelani, nonostante la minaccia che grava su di loro di perdere il potere del dittatore Nicolás Maduro.

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