La giustizia boliviana ha incarcerato un cittadino cubano accusato di biocidio dopo aver investito e ucciso due cani nel comune di La Guardia, Santa Cruz, e poi essersi dato alla fuga.
L'uomo, identificato come Yulieski González Hernández, dovrà trascorrere 90 giorni di detenzione preventiva nel carcere di Palmasola per questo fatto, avvenuto mentre guidava un furgone appartenente a un'associazione di trasporto collettivo di passeggeri, ha informato il quotidiano locale El Día.
González si è abbassato un secondo per prendere il suo cellulare mentre guidava e ha passato sopra ai due cani che erano sdraiati in strada, secondo quanto dichiarato durante l'udienza.
La proprietaria dei cani ha presentato la denuncia alle autorità e ha detto che il cubano l'ha minacciata affinché la ritirasse.
Il procuratore del caso, Yhamir Funnes, ha confermato la decisione del giudice e ha spiegato che la misura si basa su prove schiaccianti presentate dal Ministero Pubblico.
"L'autorità giurisdizionale ha determinato la misura eccezionale di detenzione preventiva nei confronti di questo cittadino cubano che ha tolto la vita a due animali per un periodo di 90 giorni. È stato accusato del reato di biocidio", ha assicurato Funnes.
Le telecamere di sicurezza che hanno registrato l'incidente mostrano chiaramente come, nonostante la strada fosse libera, il veicolo sia passato sopra i cani che erano sdraiati vicino al marciapiede di una casa.
"Si è presentato un elemento fondamentale che non ha ricevuto alcuna osservazione da parte dell'autorità giurisdizionale. Questo elemento è il disvelamento dei video delle telecamere di sicurezza della proprietaria di questi animaletti, dove nelle immagini si vede chiaramente come questo cittadino cubano sia passato sopra a questi cuccioli", ha affermato il procuratore.
La proprietaria dei cani ha assicurato che González l'ha cercata per intimidirla e chiederle di ritirare la denuncia contro di lui.
La legge 700 di "Difesa degli Animali contro Atti di Crudeltà e Maltrattamento" stabilisce pene da due a cinque anni per biocidio.
La linea di taxi collettivi in cui lavorava l'imputato ha informato che quest'ultimo è stato espulso per questo fatto illecito e ha chiesto scusa alla popolazione per quanto accaduto.
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