Polémica per l'arresto di un uomo in una via centrale di Santiago di Cuba

L'incidente è avvenuto nella popolare via Enramadas.


La detenzione di un uomo da parte della polizia nella storica via pedonale di Enramadas, a Santiago de Cuba, ha generato polemiche tra coloro che lo hanno etichettato come ladro di cellulari e coloro che rifiutano questa versione, tra cui lo stesso coinvolto.

Un video diffuso sui social media dal giornalista Yosmany Mayeta Labrada ha mostrato il momento in cui il soggetto veniva arrestato dalla polizia in mezzo a numerosi testimoni che passavano per la zona.

"Non ho rubato nulla. Registra lì. Mi ha colpito a pugni per puro gusto, per puro gusto", si sente dire all'uomo mentre la polizia lo conduceva a piedi verso la seconda stazione di polizia, conosciuta come "El Palacete".

Nel paragrafo commenti, diversi testimoni hanno spiegato che la polizia ha chiesto il documento d'identità al giovane, che si è innervosito e ha cominciato a correre perché è solito vendere catene e altri oggetti in quella zona.

"Quello che succede è che i poliziotti non sanno fare il loro lavoro. Mi hanno portato per piacere, confondendomi con altra gente. Tutti quei singaos... Non sono mai stato in niente di tutto ciò. Guardate i commenti delle persone che mi conoscono", scrisse nella sezione commenti Yaisel Ramírez López, che si identificò come l'uomo arrestato nelle immagini.

Captura di Facebook/Yosmany Mayeta Labrada

Vari diversi hanno confermato di conoscerlo e hanno corroborato la sua versione.

"Corse per nervi, non per reato. Dopo che lo fecero passare per quel vergognoso episodio senza bisogno, ieri stesso fu assolto e in realtà lui che ebbe perdite fu lui, che gli rubarono i suoi beni e lo colpirono senza necessità," argomentò una donna.

Altri si sono mostrati scettici: "Il ladro dice sempre che non ha fatto niente", ha sottolineato un commentatore.

Un terzo gruppo ha testimoniato che quella zona di Enramadas è pericolosa e che succede di tutto, inclusi molti furti.

"Dio mio, non si sa più a chi credere", sentenziò confusa un'internauta in mezzo a un panorama dove le denunce di ogni tipo si susseguono quotidianamente.

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