Il governo della Thailandia ha annunciato lo scorso venerdì un elenco di 93 paesi che, a partire da lunedì 15 luglio, saranno esenti dal visto per viaggiare nel Paese asiatico, tra cui i cubani.
La firma del nuovo documento, che amplia da 57 a 93 il numero di paesi esenti dal visto per visitare la Thailandia, è stata effettuata dal primo ministro della nazione asiatica Srettha Thavisin.
Il governante ha dichiarato che i visitatori accolti dal piano potrebbero rimanere nel paese fino a 60 giorni e che si aspettava che il piano fosse implementato senza problemi.
Anche il Ministero dell'Interno thailandese ha confermato la nuova normativa sulla sua pagina Facebook.
Dal profilo, è stato affermato che la misura "cerca di incentivare il turismo che non si è ancora ripreso dalla pandemia di Covid-19".
"La polizia dell'immigrazione e le autorità di sicurezza hanno messo in atto misure efficaci e le stanno applicando correttamente", ha affermato il primo ministro tailandese.
Nell'elenco figurano anche altri paesi della regione come Messico, Colombia, Uruguay, Panama, Guatemala e Ecuador, che si uniscono ad Argentina, Brasile, Cile e Perù, secondo quanto riferito dall'agenzia Efe.
La misura viene annunciata pochi giorni dopo che le autorità dell'immigrazione di Panama hanno sospeso i Visti a Timbro per stranieri di nazionalità cubana, giustificando "vulnerabilità" nel sistema informatico utilizzato.
Il comunicato ufficiale dell'ente indica che la misura sarà estesa almeno per il resto di luglio, periodo in cui rimarrà disabilitato il processo attraverso il quale i cubani richiedevano abitualmente appuntamenti al fine di ottenere questo tipo di visto.
Fino ad ora i cubani hanno bisogno di visto nel 2024 per 149 paesi e hanno libero accesso solo a 28 destinazioni. Con la misura della Thailandia, il numero di paesi ai quali i cittadini dell'isola potranno viaggiare senza visto aumenta a 30, poiché lo scorso febbraio l'Iran ha adottato la stessa procedura.
Il regime di quel paese ha esentato da tale requisito 28 nazioni al fine di incentivare il turismo, tra cui Cuba.
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