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L'attivista cubana Yamilka Laffita, conosciuta sui social media come "Lara Crofs", ha proposto che la data della morte dell'attore Carlos Massola venga dichiarata "Giorno dell'Artista Dissidente".
"Il silenzio misero e assordante del sistema dell'isola non è servito a nulla. La loro tremenda mancanza di umanità e delicatezza nei confronti di uno dei loro figli, che ha dato tantissimo a questo popolo attraverso la sua arte, lo ha reso immortale. Il popolo ha pianto e ha sentito la rapida partenza di Carlos da questo piano. Non importa quanti omaggi non siano stati fatti, ha ricevuto il più grande: l'affetto e l'amore del suo popolo," ha scritto Laffita questo mercoledì in una commovente pubblicazione sui social.
L'attivista ha suggerito che d'ora in avanti il 3 luglio venga considerato a Cuba il Giorno dell'Artista Disidente in omaggio a Carlos Massola.
“Il popolo dovrebbe unirsi ancora una volta per rendere omaggio a Carlos, un artista, sì, ma anche un cubano del nostro tempo,” ha concluso Laffita, in una proposta che in poche ore è diventata virale sui social media.
Solo il post dell'attivista ha ricevuto oltre 2.300 reazioni e più di 450 commenti fino a ora.
A questo si aggiungono coloro che, dai loro profili sui social media, hanno fatto propria la richiesta.
O chi addirittura dà per scontato che a partire da ora si commemorino in tale data gli artisti dissidenti cubani.
“Il maggiore omaggio a Carlos è stato proprio il silenzio della Dittatura,” ha sentenziato con acume un commentatore, in merito all’omissione ufficiale che ha scontentato migliaia di cubani.
La morte dell'attore Carlos Massola, che negli ultimi anni ha alzato la voce numerose volte contro il governo cubano, è stata completamente ignorata dalle autorità culturali dell'isola.
Fino ad ora, nessuna istituzione culturale ufficiale cubana ha dato notizia della morte dell'attore sui propri profili social.
Né l'Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (UNEAC), né il Ministero della Cultura (MINCULT), né l'Istituto Cubano della Radio e della Televisione (ICRT), né l'Istituto Cubano dell'Arte e dell'Industria Cinematografica (ICAIC) hanno commentato sulla morte dell'artista.
Nei notiziari culturali della televisione, né nella stampa scritta, è stata fatta alcuna menzione del deplorevole evento.
In mezzo al silenzio ufficiale prevalente dopo la morte di Carlos Massola, l'Assemblea dei Cineasti Cubani ha pubblicato giovedì, più di 24 ore dopo il decesso, un testo timido in cui ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell'artista, facendo uso di eufemismi in un paio di occasioni per alludere alla ribellione politica dell'attore.
Nonostante il silenzio da parte delle autorità, a Massola non è mancato il riconoscimento e l'omaggio spontaneo di molti dei suoi colleghi, così come l'affetto del pubblico, che ha apprezzato il coraggio dell'attore nel manifestare senza censure né eufemismi le sue idee politiche.
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