Una cubana ha raccontato su recente visita all'isola su TikTok. Sul web, la giovane @divertiti_con_made ha raccontato la sua caotica esperienza durante un viaggio recente a Cuba.
Secondo il suo racconto, il viaggio è stato pieno di difficoltà dall'inizio alla fine: "Dal momento in cui siamo partiti da qui, dal momento in cui siamo arrivati all'aeroporto di Miami fino al nostro ritorno dopo 7 giorni, il viaggio a Cuba è stato un caos", ha iniziato spiegando Made.
Uno dei principali motivi del suo viaggio era portare un generatore elettrico per sua suocera, a causa dei frequenti blackout sull'isola. Tuttavia, per trasportare l'attrezzatura, ha optato per un volo charter, che ha descritto come un "errore clamoroso". "Con i voli charter puoi portare persino un elefante se vuoi, ma quei voli sono una mafia, è un disastro, è un oltraggio", ha sottolineato.
A ciò si aggiunsero i problemi nell'hotel di Cayo Santa María dove si è ospitato insieme alla sua famiglia, e in cui, tra molti altri problemi, dei quattro ristoranti specializzati che aveva, nessuno era in funzione. "Solo il buffet, cibo di pessima qualità e solo tre stazioni erano attive", ha aggiunto.
Nella sua lunga esposizione, la giovane mamma cubana ha anche espresso la sua frustrazione e il suo dolore per le condizioni generali a Cuba: "Ogni viaggio che faccio è peggiore; non si può andare a Cuba".
Nonostante ciò, ha ribadito il suo impegno nel continuare a visitare l'isola per il bene della sua famiglia: "Vado a Cuba perché ho la mia famiglia lì... e continuerò a farlo perché non dimenticherò mai la mia famiglia per nessuno e per niente".
Nel suo dettagliato testimonianza ha inoltre espresso la sua decisione di non portare più i suoi figli a Cuba a causa delle condizioni deplorevoli del paese.
Aveva prenotato un hotel perché, essendo con i bambini, era impossibile stare nelle case durante i blackout, il calore è insopportabile, insostenibile", spiegò, assicurando che non avrebbe più esposto i suoi figli a quella realtà, "ci sono malattie di cui non posso nemmeno parlare".
Le reazioni al video non si sono fatte attendere e tra i messaggi di empatia, testimonianze personali o domande specifiche, hanno anche lasciato critiche e raccomandazioni.
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