Gerardo Hernández Nordelo, uno dei cinque spie cubane noti e coordinatore dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), ha espresso quanto ammira il cantante e sonero Cándido Fabré, il quale a suo parere "non ha paura".
Nel suo account di Facebook, Hernández ha sottolineato non solo il talento artistico di Fabré, ma anche il suo coraggio e la sua fermezza nel esprimere opinioni, indipendentemente dal luogo o dalla situazione.
Lo ammiro per la sua arte e per tutto il resto, ma lo ammiro di più perché 'non ha paura di mangiare', e non è 'camaleonte', dice quello che pensa, qui, là e dovunque sia. Grazie, maestro Cándido Fabré!", scrisse Hernández.
Queste dichiarazioni si verificano in un contesto in cui Cándido Fabré, noto per il suo fervido sostegno al governo e agli ideali di Fidel Castro, ha suscitato controversie per le sue opinioni sugli oscuramenti a Cuba.
Prima disse che li infastidiscono, che sono disumani, ma quando le sue parole divennero virali, corresse le sue dichiarazioni. In un'intervista radiofonica ha affermato che i black-out possono avere un lato positivo, poiché insegnano ad adattarsi alle circostanze avverse.
L'artista è stato criticato per minimizzare la crisi energetica che il paese sta affrontando. Ha persino composto una canzone intitolata "Tra blackout e illuminazione" che descrive le esperienze quotidiane durante i frequenti black out di elettricità.
Fabré utilizza un linguaggio colloquiale e scherzoso nelle sue canzoni, stando sempre attento a non eccedere con il tema politico, poiché è consapevole dei limiti in un paese dove la libertà di espressione non è ben vista.
L'ammirazione di Hernández per Fabré è basata sulla sua disponibilità a esprimere ciò che pensa. Afferma addirittura che al cantante non importano le conseguenze e che "non è camaleontico", ma le evidenze sulla stampa dopo le frequenti dichiarazioni del musicista dicono il contrario.
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