Un uomo che viveva da solo a Santiago de Cuba è morto e il suo corpo è rimasto quasi 24 ore nella sua abitazione senza che le autorità si presentassero per recuperarlo.
I vicini di Calle Diego Velázquez hanno denunciato la situazione sui social media. Il caso ha suscitato l'indignazione tra i residenti della zona.
Il giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada ha pubblicato su Facebook la denuncia, accompagnata da un appello urgente alle autorità locali: "Quasi 24 ore dopo la morte e non sono ancora venuti a prenderlo", ha detto.
L'uomo deceduto si chiamava Miguel Ramírez Delgado. La sua abitazione si trova in Calle Diego Velázquez n. 60, tra José Antonio Saco (Enramadas) e Calle Aguilera, nel centro di Santiago de Cuba, vicino alla Chiesa di Santa Teresita. Al momento, la causa della sua morte è sconosciuta.
Nonostante le numerose chiamate effettuate dai vicini a varie istituzioni del governo e del Partito Comunista di Cuba (PCC) nella provincia, il corpo di Ramírez Delgado è ancora nella stessa sedia dove è morto. La situazione si è fatta critica, poiché il cadavere "sta iniziando a puzzare".
I residenti della zona hanno espresso la loro disperazione e hanno chiesto alle autorità di agire tempestivamente per evitare problemi di igiene e dignificare il trattamento del defunto.
Il caso di Miguel Ramírez Delgado mette in evidenza le difficoltà e i ritardi che i cubani possono incontrare in situazioni di emergenza a Santiago e nel resto del paese.
Il governo non riconosce la propria inefficienza, attribuendo tutti questi inconvenienti alla crisi economica e del carburante, ma si rifiuta di accettare che Cuba stia vivendo anche una crisi di valori e soprattutto una crisi umanitaria.
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