Il governo cubano ha stabilito il trattamento per le entrate e le uscite dal paese, attraverso la pubblicazione, questo lunedì da parte dell'Assemblea Nazionale del Poder Popolare, di un progetto di Legge sulla Migrazione.
Il documento presentato dall'organo legislativo cubano non presenta grandi cambiamenti ai comportamenti attualmente assunti, tuttavia indica i valori che le autorità tengono in considerazione per consentire l'ingresso e l'uscita dal territorio nazionale, che avviene tramite i porti e aeroporti internazionali disponibili per tali attività.
A tal fine, come avviene attualmente, è necessario avere un passaporto valido o un documento equivalente emesso a nome del titolare del viaggio, così come la carta d'identità o un tesserino di minore come residente temporaneo, permanente, di immigrazione, umanitario o provvisorio.
I cittadini stranieri non residenti nel paese devono richiedere un visto d'ingresso, salvo che si tratti di cittadini di un paese che ha accordi di esenzione di questo documento con il Ministero degli Affari Esteri dell'isola.
A partire da questi requisiti, il documento specifica alcune condizioni che regolano l'ingresso e l'uscita dal paese.
Menziona che ai fini dell'ingresso nel territorio nazionale, può risultare inammissibile una persona che: abbia precedenti legati ad attività di terrorismo, tratta di persone e traffico illecito di migranti, così come di droghe, riciclaggio di denaro o detenzione o porto illegale di armi o altri atti condannati a livello internazionale.
Inoltre, non potranno accedere a Cuba quelle persone legate ad atti lesivi contro l'umanità, la dignità, la salute collettiva.
Includono tra gli inammissibili coloro che organizzano, stimolano o partecipano ad azioni ostili contro i fondamentali politici, economici e sociali dello Stato cubano. Questo rappresenta un punto incerto nelle interpretazioni degli ufficiali migratori e della Sicurezza dello Stato.
Una condizione simile si verifica con i numerali che indicano che può essere oggetto di divieto di ingresso per motivi di Sicurezza e Difesa Nazionale, o per essere dichiarato indesiderabile o espulso. Tuttavia, in quest'ultimi due casi possono essere fatte eccezioni se esistono ragioni umanitarie, di interesse pubblico o se le istituzioni statali lo consigliano.
Nel frattempo, uno dei punti che attira maggiormente l'attenzione è quello delle uscite dal paese, uno dei più violati dal regime cubano, a causa della discrezione con cui viene applicato dalle autorità.
Secondo quanto riportato nel documento, ogni persona che si trovi nel territorio nazionale non può uscire dal paese mentre rientra in uno dei seguenti punti:
- Essere soggetto a processo penale o di qualsiasi altra materia, sempre che le autorità abbiano disposto la misura cautelare di divieto di ingresso nel territorio nazionale.
- Tener presente il rispetto di una sanzione penale in cui il divieto di uscita dal paese sia una sanzione accessoria.
- Essere soggetto alle prestazioni del Servizio Militare Obbligatorio.
- Quando le ragioni di Sicurezza e Difesa Nazionale lo consigliano.
- Hanno obblighi con lo stato cubano o responsabilità civile, purché siano stati disposti dalle autorità competenti.
- Carente dell'autorizzazione stabilita, in virtù delle norme dirette a preservare la forza lavoro qualificata per lo sviluppo economico, sociale e scientifico-tecnico del paese.
- Carente dell'autorizzazione stabilita, ma in virtù di preservare la sicurezza e la protezione delle informazioni ufficiali.
- I minori senza autorizzazione dei genitori.
- Quando le autorità competenti lo determinano per altre ragioni di interesse pubblico.
- Infringe quanto stabilito dalla Legge sull'Immigrazione, dalla Legge sugli Stranieri e dai rispettivi regolamenti.
Aggiungono che le persone che presentano uno dei suddetti segnali saranno informate al porto di ingresso, quando si trovano nel paese o attraverso altri mezzi appropriati.
Il documento pubblicato dall'Assemblea Nazionale propone anche altre modifiche, come la possibile soppressione del periodo di soggiorno di 24 mesi all'estero e la designazione di migrante per questo motivo.
Il governo ha sottolineato che l'obiettivo di rendere noti i progetti di legge è "promuovere la partecipazione cittadina e contribuire alla cultura giuridica" dei cubani.
Secondo l'agenzia ufficialista Prensa Latina, "queste proposte legislative saranno sottoposte ad analisi e discussione da parte dei deputati, con vista alla loro presentazione tempestiva nel Parlamento cubano".
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