Inizia la vendita di sacchi di carbone nei quartieri di Ciego de Ávila.

Secondo i media ufficialisti, le vendite avvengono a prezzi accessibili per la popolazione.

Venta de carbón en Ciego de Ávila © Periódico Invasor
Vendita di carbone a Ciego de Ávila.Foto © Periódico Invasor

In mezzo alla grave crisi energetica, la provincia di Ciego de Ávila si è unita alla vendita di carbone alla popolazione, pratica già in corso in altre regioni del paese.

L'azienda zootecnica Ruta Invasora ha preso l'iniziativa nella chiamata "Abbracciando il quartiere", che oggi si tiene nel quartiere Indalecio Montejo di Ciego de Ávila, con la vendita di sacchi di carbone a un prezzo accessibile per la popolazione", ha scritto il giornale ufficiale Invasor sul social network Facebook.

Cattura da Facebook/Periódico Invasor.

Questa decisione è presa a causa dell'alto numero di famiglie cubane che utilizzano l'elettricità per cucinare i propri cibi, ma che hanno visto interrotti questi processi abituali a causa dei prolungati e continui black-out che il regime sta causando alle famiglie cubane.

Cattura da Facebook/Periódico Invasor

Recentemente, è emerso che tra gli abitanti di Ciego de Ávila è diventata popolare la vendita di fornelli che utilizzano il carbone come elemento fondamentale. Un'idea nata dal settore privato del paese.

L'imprenditore ha indicato in un gruppo di Facebook, dove promuoveva le vendite di questo prodotto, che il suo valore era di 1.500 pesos cubani.

Alcune settimane fa, le autorità di Santiago de Cuba hanno anche segnalato la vendita di carbone alla popolazione "come alternativa al deficit energetico ed alla situazione dei carburanti" nel paese, secondo le parole del governatore di quel territorio, Manuel Falcón Hernández.

I tagli di corrente sembrano non finire per i cubani, in un contesto segnato dall'interruzione del servizio della centrale termoelettrica Felton per una rottura e un incendio nel serbatoio di combustibile della centrale termoelettrica (CTE) Antonio Guiteras di Matanzas, che secondo le autorità è già sotto controllo e non ha causato l'uscita di tale entità dal Sistema Elettrico Nazionale.

Inoltre, in recenti dichiarazioni le autorità dell'Unione Elettrica di Cuba hanno denunciato il crescente furto di olio dai trasformatori nelle sottostazioni elettriche del paese come uno dei fattori che complicano ulteriormente il panorama energetico a Cuba.

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