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Vicini catturano presunto ladro dopo aver strappato il cellulare a una bambina a Santiago de Cuba.

L'incidente è avvenuto nel quartiere San Pedrito, nel comune capoluogo di Santiago de Cuba.


Un uomo è stato catturato dai vicini del quartiere San Pedrito, nella città di Santiago de Cuba, dopo aver presuntivamente strappato un telefono cellulare a una bambina.

Un video condiviso sui social dal giornalista Yosmany Mayeta ha mostrato il momento in cui l'individuo, con le mani legate, veniva circondato da alcuni vicini che parlavano con lui e garantivano che non scappasse.

Anche se nelle immagini non riesce ad ascoltarsi ciò che stavano dicendo, si nota che l'uomo rispondeva a tutto ciò che gli veniva detto, il tutto in un contesto di gioia generale.

Secondo il comunicatore - che ha citato le testimonianze dei testimoni - l'incidente è avvenuto in calle Bacardí.

La minore -la cui età non è stata divulgata- era seduta con i suoi nonni davanti alla porta di casa quando il presunto ladro le ha strappato il cellulare dalle mani ed è scappato via.

Il presunto scippatore è stato caricato su un'auto della polizia dopo che i vicini hanno chiamato la polizia per un po' di tempo, ed è stato portato verso una qualche unità del capoluogo del comune", ha concluso Mayeta Labrada.

Fino alla chiusura di questo articolo non ci sono altri dettagli sul furto, né si conosce l'identità del presunto ladro.

Nella sezione dei commenti del post, decine di internauti hanno messo in dubbio l'efficacia dell'operato della polizia in casi simili, sempre più frequenti in tutto il paese, ciò in un contesto di crescente povertà e crisi economica.

Altri hanno detto di conoscere il presunto ladro e si sono mostrati sorpresi perché hanno affermato di non aver mai immaginato che fosse capace di qualcosa del genere.

A maggio il governo cubano ha riconosciuto che la sua politica di "mano dura" e di confronto con il crimine non stava dando risultati, e che i "fenomeni" criminali continuavano a diffondersi nella società.

Le autorità lo hanno riconosciuto durante una riunione del gruppo di lavoro per la prevenzione e il contrasto dei reati e delle illegalità, tenutasi nei saloni del Palazzo della Rivoluzione.

Guidata dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz, l'incontro è servito per analizzare i risultati del "conflitto" nel mese di aprile. Secondo quanto riportato sul sito web della Presidenza, il capo del governo ha affermato che "non si sta facendo progressi nell'identificazione ed eliminazione delle cause e condizioni che favoriscono la proliferazione di questi fenomeni".

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