Le autorità di Guantanamo hanno negato che il pane del paniere alimentare familiare normato contenga sabbia, in risposta alle numerose lamentele della popolazione sulla scarsa qualità di questo alimento di base.
La Direzione dell'Azienda Alimentare nella provincia ha chiarito che il pane venduto tramite la libretta di approvvigionamento da diversi giorni non contiene nessuna sostanza dannosa per la salute umana nella sua composizione.
"Qualsiasi speculazione a riguardo che faccia riferimento alla presenza di sabbia o di altri materiali inorganici è incerta", ha sottolineato in una nota pubblicata sul giornale Venceremos.
Eneldis Matos Romero, direttore generale dell'azienda, ha ammesso che il pane ha "impurità" che causano un fastidioso disagio sensoriale al palato quando viene mangiato a causa delle caratteristiche del grano importato utilizzato nella cottura del cibo.
Secondo il dirigente, l'UEB dei Cereali a Santiago de Cuba, dove avviene la macinatura del grano, non dispone di un sistema di pre-pulizia che aiuti ad eliminare le impurità dal cereale, quindi una percentuale di esse rimane nella farina anche dopo la macinazione del grano.
Matos Romero ha sottolineato che le particelle che si sentono quando si mangia il pane non sono sabbia, ma impurità del grano stesso, e che la loro innocuità è stata certificata dai laboratori del Ministero dell'Industria Alimentare a L'Avana e a Moa.
Ha aggiunto che quel carico di grano durerà solo un mese e poi la produzione continuerà con un'altra farina.
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