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Cuba esporta più medici in Italia durante il grave deterioramento del suo sistema sanitario.

Il regime mantiene questo accordo in un contesto contrassegnato dal graduale declino del personale sanitario, dalla scarsità di farmaci e dal pessimo stato delle infrastrutture.

Médicos cubanos en Italia © Prensa Latina
Médicos cubanos en Italia Foto © Prensa Latina

Altri 70 medici cubani saranno inviati nella regione della Calabria, situata nel sud Italia, mentre il sistema sanitario dell'isola presenta gravi problemi di carenza di personale e risorse, nonché un costante deterioramento delle infrastrutture e della fiducia dei pazienti.

Il gruppo di medici è composto da specialisti nelle aree di emergenza, ginecologia, ortopedia, radiologia, cardiologia e pediatria e si unirà alla brigata di 274 professionisti che forniscono servizi in quella regione del paese europeo, come indicato in un comunicato pubblicato sulla Gazzetta del Sud.

Questo accordo avviene in un contesto segnato dalla riduzione graduale del personale sanitario, in gran parte a causa dell'esodo migratorio e delle carenze economiche, un fatto che fin dal 2022 si rivelava preoccupante quando l'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI) ha segnalato che durante quell'anno lavoravano nel paese 12.065 medici in meno rispetto al 2021.

Nonostante siano state classificate come "lavoro forzato" dall'Ufficio dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani, le missioni mediche cubane continuano ad arruolare professionisti nelle loro liste, con la premessa di "aiutare i più bisognosi".

Quest'ultimo è stato affermato dal coordinatore del gruppo in Calabria, il pediatra Iván Martínez, che ha citato il leadership di Fidel Castro e il suo interesse nella "formazione di esperti in vari settori, inclusa la medicina, per aiutare i paesi del Terzo Mondo".

In un'intervista concessa lo scorso 31 maggio al quotidiano italiano, ha dichiarato che questa volta la richiesta proviene da "uno dei paesi più importanti economicamente", ma che sta affrontando una complessa situazione sanitaria.

Il governo della Calabria ha avuto "il coraggio di chiedere supporto a chi aiuta sempre con i suoi medici e naturalmente abbiamo accettato, e anche se all'inizio non è stato facile, i medici cubani, con le loro abilità, hanno superato ogni diffidenza e finora l'esperienza è straordinaria", ha assicurato Martínez.

Secondo l'agenzia di stampa statale cubana Prensa Latina, poco dopo aver firmato un accordo quadro nell'agosto del 2022, è arrivato il primo gruppo di 51 medici in Italia, ai quali si sono aggiunti 120 in agosto del 2023 e altri 106 a gennaio dell'anno in corso.

La cifra deve salire a 500 entro il 2024, ampliando così il servizio già offerto in 27 ospedali delle cinque province calabresi: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, precisa la nota.

Il governo della regione di Calabria è stato formalmente accusato dall'ONG Prisoners Defenders, nel dicembre del 2022, per presunte pratiche di tratta di persone, schiavitù, persecuzione e altri atti disumani contro i medici cubani, per cui l'Italia ha istituito il "contratto a termine subordinato", anziché il precedente contratto freelance.

Il resto delle denunce presentate alle Nazioni Unite e alla Corte Penale Internazionale è rimasto senza azione, tra cui la consegna al governo di Cuba del 75% dello stipendio, il che lascia ai medici uno stipendio inferiore al 60% del salario medio del paese.

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