Una materassino posizionato su un carretto, coperto da una zanzariera e all'aria aperta, rappresenta un modo di "resistenza creativa" che alcuni cubani stanno usando attualmente per rendere più tollerabili i blackout che colpiscono la popolazione.
La desolante scena è stata condivisa questo martedì su Facebook da un utente identificato come Saúl Manuel, che ha accompagnato l'immagine con un breve testo che riflette l'angoscia che provano i residenti dell'isola dopo diversi anni di blackout: "Così si sveglia Cuba".
Sebbene la persona che condivide l'immagine non fornisca dettagli su dove sia stata scattata la foto, la scena potrebbe avvenire in qualsiasi punto della geografia cubana, poiché i blackout elettrici colpiscono tutte le province e città.
Nella sezione dei commenti, gli utenti del social network hanno concordato nel definire "criminale" la situazione dei blackout notturni che colpiscono i cubani, poiché ostacolano lo svolgimento di attività quotidiane come andare a scuola o al lavoro.
“Questa è la rivoluzione che aveva promesso il dittatore Fidel Castro”, ha dichiarato Julio Alberto Arias Tejeda.
"Che vita miserabile viviamo dall'alba al tramonto, fino a quando durerà questo calvario," si lamentò Isabel Sarduis.
Una persona di nome Eizabeth De León Fuentes ha commentato: “A molti non interessa, ridono delle necessità, ma ciò che più li fa soffrire è vedere Cuba svegliarsi in questo modo.”
“Questo è quello che io chiamo resistere con creatività,” ha detto Fraciela Hernández Córdova.
Lo scorso maggio, un altro cubano è stato sorpreso all'alba mentre ancora dormiva, dopo aver trascorso la notte su un terrazzo, sdraiato su quella che sembra essere una materassina e coperto da una zanzariera.
Si tratta di un'iniziativa ingegnosa per riuscire a dormire, in mezzo ai costanti e insopportabili blackout che affliggono la popolazione in tutta l'Isola.
Recentemente, il comico Ulises Toirac ha descritto su Facebook la realtà che colpisce i cubani: “Madri che si ingegnano ai fornelli, bambini che non hanno potuto riposare per il caldo e le zanzare, anziani che appendono le loro calze dietro le finestre, lavate a mano e senza sapone.”
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