Sono emersi nuovi dettagli sul tragico incidente stradale avvenuto domenica pomeriggio a Camajuaní, Villa Clara, in cui una persona è deceduta.
L'incidente, che ha causato anche 26 feriti, è avvenuto quando un Moskvitch ha urtato un autobus di Transgaviota che si stava dirigendo da Cayo Santamaría verso l'Aeroporto Internazionale Abel Santamaría.
Henry Omar Pérez, who identifies himself as a communicator and member of the official Association of Cuban Social Communicators, informed on his Facebook that the victim (the driver of the car) was traveling alone and died on the spot.
Dei 26 feriti, solo 10 sono rimasti ricoverati in ospedale, tutti senza pericolo di vita", ha precisato in un altro post.
Infine, ha rivelato che "tutti i bambini coinvolti nell'incidente (sei) sono fuori pericolo e stanno uscendo dall'ospedale poco a poco".
Il defunto si chiamava Rafael e risiedeva nel villaggio di Meneses, nella provincia di Villa Clara.
Le immagini diffuse sui social mostrano che la sua auto è stata praticamente distrutta. L'autobus, d'altra parte, si è ribaltato e ha perso tutti i vetri del parabrezza.
L'incidente è avvenuto dopo la Curva della Minerva, nella zona conosciuta come Cruce di Carmita.
Anche se non è stata resa nota la versione ufficiale della causa dell'incidente, un utente sui social media sostiene che il Moskvitch è uscito fuori strada, il conducente ha cercato di risalire e ha perso il controllo del veicolo, impattando a grande velocità contro l'autobus che era praticamente fermo, ribaltandolo.
Inizialmente si è detto che uno dei feriti fosse segnalato in condizioni gravi, ma dalle informazioni di Omar Pérez si presume che il suo stato sia migliorato.
L'autobus stava trasportando 38 persone da una destinazione turistica all'aeroporto della provincia. La stampa ufficiale non ha precisato se tra i feriti ci sia qualche straniero.
I feriti sono stati assistiti inizialmente presso il policlinico Octavio de la Concepción, a Camajuaní, ma in seguito sono stati trasferiti all'Ospedale Pediatrico e all'Ospedale Arnaldo Milián Castro, a Santa Clara.
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