La Polizia Nazionale spagnola ha smantellato, a Valencia, un'organizzazione criminale che presumibilmente si dedicava alla falsificazione di documenti per regolarizzare la situazione dei migranti cubani nel paese iberico.
Europa Press ha dettagliato che le autorità hanno arrestato quattro persone, due uomini e due donne, di età compresa tra i 52 e i 57 anni, di origine cubana e italiana.
Questi individui sono accusati di appartenenza a un'organizzazione criminale, falsificazione di documenti e favoreggiamento dell'immigrazione illegale, dopo aver regolarizzato in modo fraudolento cittadini cubani in Spagna.
La rete falsificava documenti per simulare rapporti genitori-figli tra residenti cubani e cittadini spagnoli deceduti, ciò permetteva loro di ottenere autorizzazioni di residenza e successivamente la cittadinanza spagnola.
La UCRIF della Brigata Provinciale per gli Affari degli Stranieri e delle Frontiere ha avviato l'indagine l'anno scorso, dopo aver rilevato delle irregolarità in numerosi fascicoli di cittadini cubani trattati presso la Sottodelegazione del Governo di Valencia per ottenere autorizzazioni di residenza e lavoro.
I detenuti reclutavano cittadini cubani e offrivano loro servizi legali per regolarizzare la loro situazione in Spagna, chiedendo tra 1.000 e 3.000 euro. Presentavano certificati di nascita cubani falsificati per simulare legami familiari con cittadini spagnoli deceduti, ottenendo così autorizzazioni di residenza temporanea per radicamento e persino la cittadinanza spagnola.
I detenuti non avevano precedenti penali. Sono stati rilasciati dopo aver reso dichiarazioni, con l'obbligo di comparire davanti all'autorità giudiziaria quando richiesto.
Cosa ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: