L'identità dei funzionari cubani che presumibilmente hanno visitato le zone restritte dell'Aeroporto Internazionale di Miami (MIA) è stata finalmente rivelata.
Tra gli implicati c'è Carlos Radamés Pérez Andino, vicepresidente dell'Istituto dell'Aviazione Civile di Cuba, insieme ad altri quattro alti funzionari cubani.
Martí Noticias ha consultato un documento del Ministero degli Affari Esteri di Cuba, in cui il governo dell'isola chiede i visti diplomatici per Pérez Andino e i suoi accompagnatori.
Questi funzionari hanno visitato aree di sicurezza e bagagli non accessibili al pubblico generale presso il MIA. Ralph Cutié, direttore del Dipartimento dell'Aviazione della contea di Miami-Dade, ha confermato queste informazioni.
Il proposito del viaggio, secondo il documento del MINREX, era partecipare a un incontro di lavoro con l'Agenzia per la Sicurezza dei Trasporti degli Stati Uniti (TSA).
I funzionari cubani hanno viaggiato nel paese settentrionale il 3 marzo 2024, entrando attraverso gli aeroporti John F. Kennedy a New York e Washington Dulles. Le spese del viaggio sono state coperte dal governo cubano.
Oltre a Pérez Andino, la delegazione includeva Nestar María Rojas Álvarez, Lorenzo de la Rosa Garcés, Jossue Puigvert García e Benedicto Nelson Gutiérrez Acosta, tutti con visto diplomatico A2.
La delegazione rappresentava diverse entità, tra cui la Corporación de Aviación Cubana e la Aduana General de la República de Cuba.
La visita ha generato critiche nel sud della Florida. La sindaca Daniella Levine Cava ha rilasciato una dichiarazione esprimendo sorpresa nel sapere della presenza dei cubani in strutture strategiche della città, gestite dal suo ufficio.
Il senatore Rick Scott e i congressisti Mario Díaz-Balart, Marco Rubio e Carlos A. Giménez, quest'ultimo presidente della Sottocommissione per la Sicurezza Nazionale dei Trasporti e Marittima, si sono detti sorpresi dalla decisione dell'Amministrazione Biden di permettere l'accesso a queste aree a rappresentanti di un regime sponsor del terrorismo.
Un portavoce della TSA ha spiegato che la visita è stata per mostrare le operazioni di sicurezza dell'agenzia e le migliori pratiche nella sicurezza dell'aviazione civile. I cubani sono stati portati in un terminal con la tecnologia più avanzata, area che richiede un'approfondita verifica dei precedenti per potervi accedere.
La controversia si è intensificata con la coincidenza della visita con il giorno dell'indipendenza di Cuba, il 20 maggio, alimentando il rifiuto tra la comunità cubana di Miami.
La stampa ufficiale cubana ha mantenuto il silenzio su questo viaggio. Al segreto abituale si aggiunge il fatto che i profili dei funzionari sui social network sono scarsi e non è stato possibile verificare i loro incarichi presso le istituzioni statali.
Cosa ne pensi?
COMMENTAREArchiviato in: