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Dopo le critiche, il direttore dell'Ospedale Materno a L'Avana elimina l'immagine esplicita di una donna incinta deceduta.

Il direttore dell'Ospedale Materno Hijas de Galicia è stato accusato di violare l'etica medica dopo aver pubblicato immagini esplicite della morte di una donna incinta.

Ernesto Cordoví © Facebook/Ernesto Cordoví
Ernesto CordovíFoto © Facebook/Ernesto Cordoví

Ernesto Cordoví, che di recente ha pubblicato sul suo profilo Facebook l'immagine non censurata e esplicita degli intestini di una paziente incinta deceduta, ha dovuto rimuovere la pubblicazione a causa delle critiche ricevute per tale atto.

Lo scorso venerdì, Cordoví, che ricopre il ruolo di direttore dell'Ospedale Materno Hijas de Galicia a L'Avana, ha pubblicato le immagini in questione dopo che Janet Zulueta Curbelo, madre della giovane cubana deceduta, ha pubblicato una denuncia accusando i medici di negligenza e cattiva assistenza.

Conosciuto per essere un entusiasta youtuber e "cybercombattente" "rivoluzionario", in questa occasione è stato criticato per aver mancato all'etica medica pubblicando immagini dell'intervento chirurgico e dettagli privati che includevano informazioni mediche confidenziali della donna deceduta.

Prima di eliminare la pubblicazione, aveva accumulato più di 300 commenti su Facebook, molti dei quali rimproveravano l'uso non necessario e crudele di fotografie esplicite da parte della direzione di un'istituzione sanitaria.

Laura Castillo Zulueta, 29 anni, era incinta di 25 settimane e è stata trasferita due volte mercoledì 15 maggio all'Ospedale Materno Infantile Hijas de Galicia, dove è stata "maltrattata e mal assistita", come ha raccontato sua madre in un post commovente su Facebook.

Inoltre, afferma che la giovane ha ricevuto un trattamento negligente, con un'analisi delle urine alterata che non ha ricevuto la dovuta attenzione. Poi sostiene che, di fronte alla mancanza di professionalità in quel centro, ha deciso di trasferirla d'urgenza all'Ospedale Nazionale, dove, nonostante gli sforzi di questa istituzione, la giovane è deceduta.

La piattaforma YoSíTeCreo a Cuba ha rilasciato un comunicato deciso sulla morte della giovane e ha accusato lo Stato di gestire in modo scorretto le informazioni private della paziente.

Hanno espresso preoccupazione per i dati imprecisi e contraddittori che circolano sui social network riguardo agli eventi che hanno portato alla tragica morte di Laura.

YoSíTeCreo in Cuba ha ribadito la necessità di un'indagine esaustiva che determini le responsabilità personali, familiari e istituzionali in questo caso.

Hanno sottolineato che una morte materna può implicare reati gravi, incluso il femminicidio ostetricoginecologico, e per questo chiedono al governo chiarezza e giustizia in questo complesso caso.

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