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Cubano mostra immagini drammatiche del suo viaggio sulla zattera: "Pensavo di non farcela"

"Pensavamo di non farcela vivi", ha raccontato l'autrice del video, sottolineando che quello che doveva essere un viaggio di 30 minuti si è trasformato in quattro ore di angoscia in mare.


La tristezza, la paura e, soprattutto, l'angoscia che provano i cubani quando decidono di fuggire su una zattera sono superate solo dal desiderio di una vita migliore, lontano dal paese che li ha visti nascere, dove regnano la miseria, le violazioni dei diritti umani e la mancanza di libertà.

Un utente di TikTok con il nome marisleydy_en_hialeah ha pubblicato lunedì un video in cui, in appena pochi secondi, si può percepire l'ansia di un gruppo di persone, tra cui cubani, nel loro tentativo di raggiungere le coste degli Stati Uniti su una zattera.

Questo video potrebbe risultare disturbante per alcuni lettori. Include dettagli grafici su un viaggio pericoloso in mare e situazioni di angoscia estrema. Si consiglia discrezione.

Nella ripresa si può leggere il messaggio inquietante: "Momenti di grande tristezza, pensavamo di non farcela a raggiungere la terra con vita", riassumendo il terrore che provano i cubani che si gettano in mare, colmi di incertezza.

Un viaggio di 30 minuti si è trasformato in quattro ore dentro al mare", specificò l'autore del video, nel quale si può apprezzare l'agitazione del mare in tempesta.

Queste persone hanno provato una profonda angoscia per alcune ore. Tuttavia, alcuni balseros cubani sono stati bloccati per giorni alla mercé del mare, affrontando un futuro incerto.

Martedì scorso alcuni pescatori messicani hanno salvato tre balseros cubani che si trovavano in mare aperto al largo delle coste di Progreso, nello Yucatán, con gravi casi di disidratazione, come riportato dai media locali.

I soccorritori viaggiavano su un'imbarcazione chiamata "Tigre III", quando hanno individuato tre uomini di nazionalità straniera alla deriva su una barca e hanno informato le autorità della Marina messicana, che sono intervenute sul posto.

Lo scorso sabato, sette balseros cubani che sono riusciti a toccare terra a Cayo Largo, in Florida, sono stati individuati e arrestati dagli agenti della Patrulla di frontiera degli Stati Uniti (USBP) nel settore di Miami, dopo lo sbarco.

Samuel Briggs II, capo agente della USBP nel settore di Miami, ha informato sull'incidente in un post sul social network X, avvertendo che "le imprese di migrazione marittima illegale durante queste temperature soffocanti sono estremamente pericolose e potenzialmente mortali".

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