I blackout notturni a Santiago di Cuba sono diventati lo scenario ideale per un gruppo di giovani che tirano fuori le carte e si dedicano ai giochi di strada per denaro, una pratica illecita perseguita dal regime da anni.
Il comunicatore Yosmany Mayeta ha pubblicato su Facebook venerdì scorso che questa è la modalità che alcune persone hanno trovato per affrontare le lunghe e tortuose ore senza elettricità, con il caldo e l'assedio delle zanzare.
Secondo un giornalista indipendente, questa pratica “è sempre stata l'intrattenimento preferito dei giovani in tutti i quartieri periferici di tutta Cuba”, avvertendo che è aumentata nella città orientale a causa dell'intensificarsi della crisi economica e dei blackout.
“È il piatto forte quando arriva il blackout,” ha sottolineato Mayeta sui social.
Una persona di nome Ruben Salmon ha commentato che non si giocano solo a carte, ma anche ai dadi, e che quest'ultimo gioco ha addirittura scatenato delle liti tra i giocatori.
Il defunto dittatore Fidel Castro, dopo essere salito al potere nel gennaio del 1959, proibì i giochi d'azzardo per legge, confermata nel 2022 dal nuovo Codice Penale.
Nell'articolo 281.1 si stabilisce che “chiunque svolga attività come banchiere, raccoglitore, puntatore o promotore di giochi illeciti” sarà “sanzionato con una pena detentiva da uno a tre anni o con una multa di 300.000 unità, o entrambe”.
In egual modo, la legge prevede che, se il reato “è commesso da due o più persone, o utilizzando minori di 18 anni”, la sanzione sarà “una pena detentiva da tre a otto anni”.
Inoltre, il quadro normativo prevede tra i divieti i casinò, le corse di galli (illegali) e la lotteria, conosciuta anche come bolita, come avviene a Cuba.
Un cubano di Puerto Padre è stato vittima della persecuzione del regime contro i giochi illeciti.
L'uomo è stato arrestato e accusato di diversi reati, tra cui quello di "giochi proibiti", durante un'operazione di polizia in cui gli sono stati confiscati ingenti somme di denaro e galli pregiati.
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