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Cubano rinuncia a Uber Eats in diretta per pagamenti bassi: "Sono pazzi"

Il video, diventato virale, ha generato un intenso dibattito sulla remunerazione e sul trattamento dei conducenti nell'industria dei servizi di trasporto tramite app.


Un cubano che lavorava come autista per Uber Eats ha trasmesso in diretta su TikTok le sue dimissioni, sostenendo che l'azienda paga poco e le condizioni lavorative sono sfavorevoli.

Il cubano ha protestato perché dice di aver trascorso mezz'ora su una strada per guadagnare soltanto 10 dollari. Inoltre, è stato infastidito dal fatto che quando è arrivato al luogo di destinazione era un quartiere di persone benestanti.

"Tira una foto, guarda. Tira una foto, la última... que yo te voy a hacer a ti. 10 dólares con 25 centavos y llevamos treinta minutos montados arriba del coche", disse infastidito il cubano in un video diventato virale sui social media.

E questa è l'altra, guarda, tutti gli ordini sono per le case di persone ricche! Noi siamo immigrati e tu vieni a sfruttare tutti noi - aggiunse infastidito.

"Come puoi dire che non puoi aumentare i compensi ai conducenti perché danneggia i clienti se siamo noi quelli che lavorano qua, anche di notte?", ha sottolineato il conducente, precisando inoltre che a volte se si ritarda un po' a causa del traffico alcuni clienti preferiscono chiudere l'applicazione e non completare il pagamento.

“Voi siete pazzi!”, concluse arrabbiatissimo il cubano, che teneva in mano tutto il tempo una borsa di cartone contenente l'ordine o parte di esso.

La sua attitudine ha generato un dibattito nel programma "La Mesa Nostra" di America Tevé, dove la sua attitudine è stata ampiamente criticata.

Uno dei partecipanti alla discussione ha affermato che i conducenti di Uber Eats spesso mangiano gratuitamente a causa di ordini cancellati e ha definito "ridicole" le reazioni dell'autista cubano, sostenendo che altre volte ricevono buone mance per brevi tragitti che compensano situazioni negative come questa.

Tuttavia, su TikTok, le dimissioni in diretta hanno suscitato una forte reazione in molti altri conducenti che condividono le proprie lamentele sulle tariffe e le commissioni della piattaforma. Nei commenti alla trasmissione, numerosi conducenti provenienti da diverse parti del mondo hanno espresso il loro sostegno e condiviso esperienze simili, sottolineando un problema che sembra essere globale.

Uber, per parte sua, ha affrontato critiche costanti negli ultimi anni per le stesse ragioni che il cubano ha menzionato. Tuttavia, l'azienda ha difeso il suo modello di business sostenendo che fornisce flessibilità ai suoi conducenti e opportunità di reddito aggiuntivo.

Le voci critiche indicano che tale flessibilità si traduce in una mancanza di stabilità economica e di benefici lavorativi adeguati.

A febbraio, i conducenti di Uber, Lyft e Doordash hanno protestato contro i bassi pagamenti che ricevono all'aeroporto di Miami e in altre città statunitensi.

Justice for App Workers, una coalizione nazionale di autisti di piattaforme di ride sharing e consegna di cibo che conta più di 100.000 membri, ha organizzato la protesta che consisteva nel disattivare le app dalle 11:00 alle 13:00 in occasione di San Valentino.

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