Il numero di incidenti sul lavoro a Cuba è diminuito nel 2023, ma il numero di morti è rimasto costante sugli stessi livelli, ha informato l'ente statale Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI).
In un rapporto intitolato "Protezione del Lavoro. Indicatori selezionati", tale entità indica che a Cuba si sono verificati da gennaio alla fine di dicembre 2023 un totale di 1.491 incidenti sul lavoro.
Questa cifra rappresenta una diminuzione del 10,6% rispetto al periodo precedente.
La ONEI segnala che sebbene il numero di feriti sia sceso a 1.537 persone (10,5%), il numero di morti in incidenti sul lavoro è stato di 52 persone, uguale a quelle segnalate nel 2022.
Il coefficiente di mortalità, che rappresenta i deceduti per ogni 1.000 feriti, è aumentato da 30,3 a 33,8 punti; in particolare a causa degli incidenti nell'Agricoltura, nell'Edilizia e nell'approvvigionamento di Elettricità, Gas e Acqua.
Questi settori hanno contribuito con il maggior numero di vittime, con sette morti ciascuno.
Per quanto riguarda, il settore manifatturiero ha contribuito con il maggior numero di feriti, pari a 251 persone; mentre la Sanità Pubblica e l'assistenza sociale con 231. Il 68,4% dei feriti totali del paese erano uomini e il 31,6% donne.
Le statistiche dell'ONEI indicano che L'Avana ha registrato 458 feriti in incidenti sul lavoro e 13 vittime. Seguono Holguín con 176 e Santiago de Cuba con 149.
I dati forniti dall'Ufficio Nazionale di Statistica escludono le cifre del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie (MINFAR) e del Ministero dell'Interno (MININT), pertanto nel rapporto sono state contabilizzate le morti di due soccorritori cubani in un crollo a L'Avana Vecchia lo scorso mese di ottobre.
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