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Invasione di granchi sulla strada tra Cienfuegos e Trinidad: avvertono le autorità "Non sono commestibili"

Il carapace di questa specie contiene tungsteno, un metallo pesante che potrebbe accumularsi nell'organismo e causare seri danni alla salute.

  • Redazione di CiberCuba

Cangrejos zombie en Trinidad © Escambray
Granchi zombie a TrinidadFoto © Escambray

Le recenti piogge a Cuba hanno scatenato una migrazione di massa di granchi rossi lungo la strada che collega la città di Trinidad alla provincia di Cienfuegos, mentre le autorità hanno avvertito la popolazione che questi crostacei "non sono commestibili".

Questo evento non è insolito in quella regione del paese, dove negli ultimi giorni migliaia di crostacei attraversano la strada da un lato all'altro, come riportato dal giornale locale Escambray.

Gli esperti affermano che a differenza del granchio reale, il granchio rosso o zombie non è commestibile, poiché il suo consumo potrebbe avere conseguenze negative per gli esseri umani. Il guscio di questa specie contiene tungsteno, un metallo pesante che potrebbe accumularsi nell'organismo e provocare gravi danni alla salute.

Anche se lo spettacolo della migrazione dei granchi rossi è affascinante per gli specialisti e i residenti della zona, genera anche preoccupazione per la necessità di preservare la vita di questi animali e evitare inconvenienti per i conducenti.

Molti animali possono morire schiacciati dalle auto; ma le loro chele causano anche forature ai pneumatici.

Pertanto, le autorità hanno consigliato di evitare di percorrere questa strada nelle ore del mattino o del pomeriggio, e di farlo a bassa velocità quando è inevitabile.

I conducenti abituali di questa rotta raccomandano di guidare delicatamente, poiché i granchi, percependo l'avvicinamento dei veicoli, cercano di allontanarsi, anche se le loro chele possono essere ugualmente dannose per gli pneumatici.

Questo crostaceo, noto come granchio di terra o granchio zombie, non è esclusivo di Cuba, ma è parte essenziale del paesaggio dell'isola, soprattutto nella Ciénaga de Zapata.

Anche se non vengono consumate, gli esperti ambientali difendono la loro conservazione, poiché servono da alimento per altre specie terrestri e marine.

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