Un'anziana cubana, angosciata per la possibilità che suo nipote sviluppi complicazioni legate al cancro, ha richiesto aiuto internazionale questo mercoledì per offrire al piccolo la speranza di una vita piena.
Alibeth Rodríguez ha scritto su Facebook che Elier Fabián Rodríguez Rosado, che compirà due anni il prossimo 18 maggio, “merita un'opportunità”, sottolineando che non sta rispondendo ai trattamenti somministrati presso l'Ospedale Pediatrico William Soler, a L'Avana.
A 15 mesi di età, al bambino è stato diagnosticato un "neuroblastoma nella ghiandola surrenale destra, che inizialmente misurava 69x65x79 mm e ora le sue dimensioni sono 73x59x54 mm", ha precisato la signora nel suo post.
L'afflitta nonna ha raccontato che il piccolo "sfortunatamente" non sta rispondendo bene al trattamento "che è già arrivato a sette sedute di chemioterapia con i farmaci Vincristina, Ciclofosfamida e Dactinomicina".
Rodríguez ha sottolineato che nell'ultima fase le è stata somministrata l'Adriamicina, causando danni significativi al suo organismo poiché ha sviluppato una leucopenia febbrile (neutropenia febbrile) e le plaquette sono scese notevolmente.
L'angoscia della signora aumenta, poiché sebbene ci siano altre forme di chemioterapia più potenti che potrebbero aiutare a ridurre le dimensioni del tumore, nel caso specifico del bambino non possono essere somministrate a causa della sua anemia cronica.
Infine, Rodríguez ha chiesto aiuto alla comunità internazionale, poiché l'unica opzione rimasta "potrebbe essere un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, ma data la sua dimensione è molto rischiosa".
Questa nonna, riflettendo la disperazione della famiglia, ha chiesto su Facebook: “Cosa possiamo fare? Dobbiamo restare con le mani in mano a guardare come il bambino si deteriora poco a poco per quei farmaci che non hanno avuto effetto, anzi, il tumore sta aumentando con il rischio che inizi a fare una metastasi?”.
L'angoscia dei familiari delle persone malate a Cuba è una storia che si ripete continuamente, in un contesto di grave crisi economica.
La bambina cubana Sofía Mercedes Muñoz Rivero, di soli sei anni, ha implorato aiuto mercoledì per poter viaggiare negli Stati Uniti, dove potrebbe ricevere un trattamento per la leucemia mieloide acuta che minaccia la sua vita.
"Ciao, io mi chiamo Sofi. Voglio andare negli Stati Uniti perché sto un po' male," inizia a dire la piccola in un video che i suoi genitori hanno pubblicato sui social e che è stato condiviso da centinaia di utenti.
Un altro caso in cui è stata richiesta assistenza internazionale è quello di un giovane cubano di 21 anni con diagnosi di aplasia midollare, che ha bisogno di un medicinale per affrontare la sua malattia, come riportato dal giornalista Javier Díaz sul suo profilo Facebook.
“Urgente! Si cerca aiuto per Leodanis Morales Alemán, un giovane di 21 anni con diagnosi di aplasia midollare a Nuevitas, Camagüey”, è stato l'appello che il comunicatore ha rivolto alla comunità cubana e ad altri interessati ad aiutare il giovane.
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