L'attivista cubana Diasniurka Salcedo inizia corsi di cosmetologia negli Stati Uniti: “Volere è potere”

L'attivista Diasniurka Salcedo Verdecia realizzerà negli Stati Uniti il sogno che le è stato strappato a Cuba: diventare cosmetologa.

Diasniurka Salcedo cumplirá en EE.UU. el sueño de ser cosmetóloga. © Collage Facebook / Diasniurka Salcedo Verdecia
Diasniurka Salcedo realizzerà negli Stati Uniti il sogno di diventare cosmetologa.Foto © Collage Facebook / Diasniurka Salcedo Verdecia

L'attivista Diasniurka Salcedo Verdecia, che ha lasciato Cuba a causa delle persecuzioni del regime, ha condiviso questo martedì sui suoi social media di aver avviato un corso di cosmetologia, un sogno che è riuscita a realizzare solo negli Stati Uniti.

"Tra 16 mesi sarò la professionista della cosmetologia che il regime ha sempre tentato di soffocare", ha espresso su Facebook questa donna, il cui coraggioso impegno nel denunciare i crimini del governo cubano è stato punito con l'ostilità dei corpi repressivi.

Cattura di Facebook / Diasniurka Salcedo Verdecia

L'attivista, che dagli Stati Uniti continua a dare voce per sfidare il regime e il governante Miguel Díaz-Canel, ha ringraziato le persone che si sono mobilitate sui social media per offrirle supporto: “Grazie a quelle persone buone che ogni giorno mi aiutano a continuare, questa cubana ha già la sua borsa di studio per eccellere in ciò che ama fare”.

Salcedo, certa di poter trovare nel suolo americano la realizzazione personale e professionale che le è stata sottratta a Cuba, ha dichiarato: “Dio mio, grazie, dimostrerò sicuramente ciò che sono, perché volere è potere.”

Infine, ha menzionato anche i “fratelli di Patria e Vita”, facendo riferimento a tutte le persone che non sono disposte a farsi schiacciare dal governante Díaz-Canel e dalla macchina repressiva che lo accompagna.

La pubblicazione di Salcedo ha ricevuto su Facebook un'ondata di commenti da parte di persone che seguono questa coraggiosa donna, augurandole buona fortuna nella sua nuova vita piena di libertà negli Stati Uniti.

Lo scorso marzo, l'attivista cubana ha attraversato la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti insieme alla sua famiglia e si è consegnata alle autorità statunitensi.

Fu costretta ad abbandonare il suo paese a causa delle pressioni da parte della Sicurezza dello Stato, che la minacciava di incarcerarla per la sua opposizione al regime.

Al suo arrivo all'aeroporto di Miami, alla fine di marzo, ha vissuto un commovente incontro con il suo figlio maggiore dopo nove mesi senza vederlo, dopo che anche il giovane aveva lasciato il paese a causa delle pressioni del regime.

Successivamente ha scritto sui suoi social media riguardo all'ottima impressione per le cure ricevute da sua figlia quando si è ammalata.

"Non è passato nemmeno un mese da quando sono in questo grande paese e rimango stupita di quanto ci mentano, noi cubani, riguardo a questo sistema capitalista, dove tutti abbiamo diritto a un'assistenza medica di eccellenza", ha scritto sul suo profilo Facebook.

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