Il regime cubano afferma di voler instaurare una relazione "seria e rispettosa" con Donald Trump, a pochi giorni dalla sua assunzione della carica di presidente degli Stati Uniti.
Carlos Fernández de Cossío, direttore generale per gli Stati Uniti presso il Ministero delle Relazioni Estere (MINREX), ha espresso la volontà del governo di dialogare con l'amministrazione Trump, ma ha sottolineato che devono essere rispettati gli interessi sovrani di entrambe le nazioni.
"Rimarrà sintonizzato sull’atteggiamento che assumerà il nuovo governo, ma la disposizione di Cuba continuerà a essere la stessa che abbiamo mantenuto negli ultimi 64 anni. Siamo pronti a sviluppare con gli Stati Uniti una relazione che sia seria e rispettosa tra i due paesi e che, ovviamente, protegga gli interessi sovrani di entrambi", ha affermato.
Il vice ministro ha assicurato che Cuba non interromperà le collaborazioni già esistenti tra i due paesi.
"No sarà Cuba a proporre o a prendere l'iniziativa per sospendere i dialoghi esistenti, per interrompere la cooperazione attuale. Neppure i discreti scambi su alcuni temi sensibili," ha precisato.
Le sue dichiarazioni arrivano in coincidenza con il decimo anniversario dell'annuncio del riavvicinamento tra L'Avana e Washington, che ha portato al ripristino delle relazioni diplomatiche nel 2015. Il processo di disgelo avviato da Raúl Castro e Barack Obama è stato bloccato da Trump, il quale ha adottato severe sanzioni economiche contro Cuba.
Questa è la principale preoccupazione del regime di fronte al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio, poiché un inasprimento delle sue politiche verso Cuba potrebbe comportare conseguenze disastrose per l'Isola, che è al limite del collasso.
Secondo Fernández de Cossío, è preoccupante "l'effetto che può avere sulla nostra economia e, in particolare, l'effetto che può avere sul tenore di vita della popolazione una maggiore ostilità da parte degli Stati Uniti, che ha dimostrato di essere molto potente e di avere una capacità distruttiva molto efficace nel causare danni".
Tuttavia, il viceministro ha precisato le sue stesse parole affermando che "saremo in grado di sopravvivere" ad altri quattro anni di Trump, in sintonia con il governo di Díaz-Canel, che alcuni giorni fa ha dichiarato che il paese è pronto per un altro governo di Trump "con equanimità e senza paura, ma vigile".
Negli Stati Uniti, sono in molti a credere che il governo di Díaz-Canel non riuscirà a sopportare altri quattro anni di Trump.
Il congressista cubano-americano Mario Díaz-Balart ha affermato che Donald Trump metterà fine alle "deboli e traballanti" dittature di Cuba, Venezuela e Nicaragua.
"Con quattro anni in più di Trump alla Casa Bianca e il team che ha riunito per attuare la politica estera e la sicurezza nazionale, sono convinto che quei regimi avranno molte difficoltà a rimanere al potere", ha sottolineato.
Anche l'analista politico Juan Antonio Blanco, presidente dell'organizzazione Cuba Siglo 21, ritiene che Trump potrebbe adottare misure più restrittive nei confronti del regime al suo insediamento, mirate a soffocare l'economia dell'Isola e rafforzare l'opposizione interna.
Tra le suddette misure ci sarebbero l'incremento delle restrizioni commerciali e finanziarie, la riduzione ulteriore delle visite di cittadini statunitensi all'Isola, l'impedimento dell'invio di denaro dagli Stati Uniti, la revoca di permessi e accordi di cooperazione e affari, e l'interruzione del flusso di carburante, tra le altre.
Domande frequenti sulle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti e l'impatto di Trump
Perché il regime cubano cerca una relazione "seria e rispettosa" con Trump?
Il regime cubano desidera stabilire un rapporto "serio e rispettoso" con Donald Trump per proteggere i propri interessi sovrani e evitare un inasprimento delle politiche statunitensi che potrebbe aggravare la situazione economica nell'isola. Cuba è interessata a mantenere le collaborazioni esistenti e a evitare la sospensione di dialoghi e cooperazioni.
Come potrebbe influenzare un secondo mandato di Trump l'economia cubana?
Un secondo mandato di Trump potrebbe intensificare le sanzioni economiche e diplomatiche contro Cuba, comprese le restrizioni al commercio e alle rimesse, oltre a una maggiore pressione sul turismo. Queste misure potrebbero aggravare la crisi economica a Cuba, che già affronta gravi difficoltà.
Qual è la posizione assunta dal governo cubano di fronte alla possibilità di nuove sanzioni da parte di Trump?
Il governo cubano, guidato da Miguel Díaz-Canel, ha espresso la sua disponibilità ad affrontare un mandato di Trump con equanimità e vigilanza. Cuba non cederà a tentativi di ingerenza e promuoverà lo sviluppo attraverso la creatività e l'innovazione, senza abbandonare il socialismo.
Quali azioni concrete potrebbe intraprendere Trump contro Cuba e i suoi alleati?
Trump potrebbe intensificare le sanzioni, includere restrizioni commerciali e finanziarie, e aumentare la pressione sui paesi che supportano il regime cubano, come il Venezuela. Si prevede un approccio più deciso in materia di sicurezza nazionale e politica migratoria, che potrebbe includere deportazioni di persone legate a regimi repressivi.
Qual è la percezione interna a Cuba riguardo al ritorno di Trump al potere?
Dentro di Cuba, c'è preoccupazione per l'impatto negativo che un secondo mandato di Trump potrebbe avere sull'economia e sulle condizioni di vita. La popolazione teme un inasprimento delle politiche che potrebbe approfondire la crisi economica, colpendo ulteriormente i cittadini.
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