Cubana negli Stati Uniti difende i suoi viaggi sull'isola: "Finché mia madre sarà là, io ho perso molto, e tantissimo, a Cuba."

"È ora di smettere di dire alla gente cosa deve fare, siamo liberi, lasciate il comunismo a Cuba."


Una cubana conosciuta su TikTok come @yuli_la_prospera97 non è rimasta in silenzio e ha risposto con fermezza a un commento che metteva in discussione la sua decisione di viaggiare a Cuba. In un video condiviso sulla rete, la giovane ha chiarito che nessuno, nemmeno i più critici, può esprimere un'opinione sulle sue scelte quando si tratta di sua madre.

“Ti spiego una cosa, Enia: andrò a Cuba tutte le volte che sarà necessario, perché ho la residenza, che forse tu nemmeno hai,” cominciò a dire in risposta al commento. Poi spiegò che sua madre sta passando “un brutto momento” e che, anche se vorrebbe portarla fuori dall'isola, non può perché non è milionaria e attualmente non lavora per occuparsi di suo figlio.

La cubana si è mostrata infastidita dai commenti di chi critica altri per viaggiare a Cuba, specialmente quando hanno familiari lì. “A me non importa cosa pensi tu o cosa pensi quel signore (riferendosi a Otaola). Ho perso moltissimo a Cuba perché mia madre è lì, e finché lei sarà lì, continuerò ad andare”, ha detto con fermezza.

Inoltre, ha criticato coloro che, secondo il suo punto di vista, cercano di imporre regole su chi può viaggiare e chi no. “È ora di smetterla di dire alle persone cosa devono fare. Siamo liberi. Lasciate il comunismo a Cuba.”

La risposta non solo ha risuonato con i suoi sostenitori, ma ha anche generato supporto nei commenti. Molti utenti hanno difeso la sua posizione e condiviso le proprie esperienze, dimostrando che questo tema continua a essere un punto delicato nella comunità cubana.

Tra le reazioni si sono lette frasi come: “Sono d'accordo con te, finché mia madre e mio figlio sono lì, andrò e non mi importa chi piaccia o meno”; “Solo noi che abbiamo familiari a Cuba sappiamo quale sia la nostra sofferenza”; “È davvero vero, dai amore a tua madre, che è la cosa più importante”; “Chi diavolo è nessuno per mettere in discussione ciò che uno fa, questo è un paese libero” e “Finché avrò la mia famiglia lì, andrò quante volte sarà necessario, per me possono dire quello che vogliono”.

Alcuni hanno anche espresso frustrazione verso coloro che criticano da lontano: “Chi esprime quel tipo di opinione è perché non ha famiglia a Cuba o non se ne importa, è semplice”; “Ho perso gli ultimi due anni della vita di mia madre, spererei di avere avuto la residenza per andarla a trovare” e “La gente è intollerante, che diavolo importa alla gente dove va uno?”.

Il video ha anche riacceso un dibattito costante tra i cubani in esilio riguardo alla decisione di viaggiare verso l'isola e a come questa venga percepita nella comunità.

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