Il governo cubano esonera dai dazi l'importazione di materiali agricoli

Cuba esonera i dazi su materiali agricoli per promuovere la produzione, ma affronta sfide strutturali come la carenza di carburante e la mancanza di tecnologia. L'efficacia della misura è ancora sotto esame.


Il Ministero delle Finanze e dei Prezzi di Cuba ha annunciato giovedì l'entrata in vigore della Risoluzione 329, che esonera dal pagamento dei dazi per l'importazione di fertilizzanti, mangimi, medicinali veterinari e pesticidi.

La norma è stata pubblicata nella Gaceta Oficial della Repubblica di Cuba, n. 112 (ordinaria). Il ministro Vladimir Regueiro Ale ha sottolineato che l'obiettivo di questa misura è stimolare la produzione nazionale, in particolare quella alimentare, in un contesto segnato da una profonda crisi economica.

Sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e ha l'obiettivo di beneficiare "gli attori economici che importano merci destinate a processi produttivi o per la loro assicurazione a tali produzioni".

Prodotti esenti da dazi fino al 31 dicembre 2025.

La Risoluzione 329 esonera dal pagamento dei dazi doganali per l'importazione di un ampio range di materiali essenziali, con l'obiettivo di ridurre i costi e stimolare la produzione. Tra i prodotti inclusi si evidenziano:

  • Agricoli e alimentariFertilizzanti, concimi chimici, semi, cereali (grano, mais, sorgo, avena, tra gli altri), farine, oli e prodotti derivati dallo zucchero.
  • Veterinari e farmacistiMedicinali, vitamine, antibiotici e reagenti per diagnosi.
  • Industriali e agricoliPitture, vernici, pesticidi, attrezzi agricoli, fili di acciaio e alluminio.
  • Imballaggi e materialiSacchetti di plastica, scatole di carta, cartone e legno.

Questa normativa si applica a tutti gli attori economici, eliminando i permessi preventivi e semplificando le importazioni essenziali per l'agricoltura e altri settori.

Cosa dice il governo cubano riguardo a questa misura?

Il ministro cubano ha avvertito che questa risoluzione rappresenta una "continuazione" delle politiche precedenti e amplia i benefici della Risoluzione 7, che dall'inizio dell'anno ha ridotto del 50% i dazi su materiali e materie prime.

Assicura che l'obiettivo è ridurre i costi per gli attori economici statali e privati, migliorare i prezzi finali dei prodotti e aumentare l'offerta nel mercato.

La Risoluzione 329 elimina il requisito di richiesta di permessi al Ministero delle Finanze e dei Prezzi, il che dovrebbe accelerare i processi di importazione e consentire un accesso più rapido alle forniture nel paese.

Regueiro Ale ha dichiarato che il "sacrificio fiscale", ovvero il denaro che il regime ha smesso di incassare per questo "vantaggio per il settore privato", ammonta attualmente a circa 25 milioni di pesos.

Ha insistito sul fatto che sono stati gli imprenditori cubani a richiedere di più il permesso al Ministero delle Finanze per importare questo tipo di prodotti senza tasse.

La norma prevede controlli doganali per garantire che i prodotti importati siano utilizzati esclusivamente per gli scopi dichiarati.

In un sistema segnato dalla burocrazia e dalla corruzione, resta da vedere se queste misure riusciranno realmente a snellire le pratiche o se aggiungeranno nuovi strati di controllo statale.

L'eliminazione dei dazi può alleviare i costi per i produttori, ma l'agricoltura cubana affronta problemi strutturali più profondi. La scarsità di carburante, la mancanza di accesso alla tecnologia e la dualità monetaria rappresentano ostacoli significativi che queste misure non affrontano.

La crescente dipendenza da attori economici non statali, menzionata da Regueiro Ale, suggerisce un riconoscimento implicito dell'incapacità del settore statale di guidare la ripresa produttiva del paese.

A luglio, il governo cubano ha annunciato l'introduzione di dazi e servizi portuali in valuta straniera per il settore non statale.

Il primo ministro Manuel Marrero Cruz ha avvertito che intendono promuovere un pacchetto di misure economiche, tra cui è stato menzionato il permesso di utilizzare contante in valute straniere nelle attività turistiche e in altri settori, riconoscendo i fallimenti nel processo di bancarizzazione.

Il regime continua a puntare su aggiustamenti graduali, con misure che vanno e vengono, ma senza soluzioni chiare per i suoi problemi strutturali.

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