Madri cubane raccoglieranno picadillo e hot dog da una discarica: "Lo faccio per i miei figli"

Un video virale mostra la disperazione di diverse madri cubane nel cercare di nutrire i propri figli.


In mezzo alla crescente crisi alimentare che colpisce Cuba, un video virale condiviso dall'influencer @alain_paparazzi_cubano ha mostrato venerdì diverse madri cubane mentre raccoglievano cibo da una discarica, "per nutrire i loro figli".

Nel video, si vedono donne che estraggono picadillo e hot dog da un cumulo di rifiuti, mentre parlano della grave situazione che vivono per mettere un piatto di cibo sulla tavola.

"Per i miei figli faccio questo", commenta una delle donne mentre raccoglie il picadillo. Afferma che "il prodotto" non sembra essere di soia, perché apparentemente contiene grasso animale.

Nel video si sente una di loro spiegare che fanno bollire il picadillo tre volte prima di consumarlo, sperando di eliminare qualsiasi impurità del contenuto. "Lo facciamo bollire tre volte e poi è pronto per essere mangiato", si sente dire.

La precarietà alimentare è peggiorata a livelli insostenibili a Cuba, dove la carenza di prodotti di base e l'alto costo degli alimenti sono diventati una costante.

La crisi economica, aggravata dalle politiche interne inefficaci e dalla mancanza di risorse, ha costretto migliaia di cubani a ricorrere a misure estreme per sopravvivere.

"Questo è il futuro promesso dalla Rivoluzione", hanno commentato alcuni utenti, mentre altri si sono rammaricati che l'accesso ai generi alimentari di base sia diventato un lusso per molti cubani.

In mezzo a questa crisi, molte donne cubane, così come gli anziani, sono diventate le principali protagoniste di queste scene di disperazione.

Recentemente, un altro video ha mostrato diversi anziani raccogliere latte in polvere da una strada a Santiago di Cuba. Accovacciati, raccoglievano con le mani il latte in polvere versato a terra e lo mettevano in sacchetti di plastica, come riportato in un breve video pubblicato in un reel di Facebook dal reporter Yosmany Mayeta.

COMMENTARE

Archiviato in: