Con la presenza di Nikolay Rogalev, rettore dell'Istituto Energetico di Mosca (MEI, acronimo russo), è stata inaugurata martedì una sede di questa istituzione a Cuba, proprio nel momento in cui l'isola sta affrontando una grave crisi elettrica.
Secondo il Ministero dell'Energia e delle Miniere della maggiore delle Antille, su X, questo centro di formazione congiunta ha l'obiettivo di formare specialisti per il settore nel territorio caraibico.
L'entità cubana comprende che l'alleanza rappresenta un passo strategico nello sviluppo delle capacità tecniche a Cuba, in settori come le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la gestione delle reti elettriche.
Tutto si svolge in un contesto in cui la modernizzazione e l'efficienza di questo settore risultano essenziali per ogni paese del mondo, anche per una Cuba caratterizzata da infrastrutture obsolete.
Il MEI è riconosciuto a livello internazionale per la sua leadership nella ricerca scientifica e nei programmi educativi avanzati nel settore energetico, e la sua presenza a Cuba rafforza la cooperazione bilaterale in questo ambito cruciale.
Solo pochi giorni fa, il governante Miguel Díaz-Canel ha incontrato il vicepremier russo, Dmitri Chernichenko, il quale ha annunciato un credito di 65 milioni di dollari per aiutare l'isola a fronteggiare la grave crisi energetica che sta vivendo.
Il sostegno finanziario della Russia verso Cuba è stato cruciale in un contesto di crisi economica ed energetica sull'isola, durante il quale Mosca ha attuato diversi meccanismi di assistenza a L'Avana, che vanno da crediti multimiliardari a facilitazioni nel pagamento del debito accumulato.
Il sostegno finanziario russo non solo aiuta Cuba a far fronte alle sue esigenze più immediate, ma ha anche implicazioni politiche e strategiche.
A marzo, il presidente russo Vladimir Putin ha approvato modifiche agli accordi di credito esistenti tra i due paesi, che riguardano prestiti concessi tra il 2009 e il 2019, principalmente per l'acquisto di idrocarburi.
Questo pacchetto di aiuti include la possibilità di effettuare pagamenti in rubli, il rinvio del piano di pagamenti originale dal 2023-2027 al periodo 2028-2040, e adeguamenti ai tassi di interesse per i pagamenti in ritardo, il che rappresenta un notevole sollievo per l'economia cubana, che affronta severe restrizioni a causa di limitazioni commerciali e cattiva gestione del regime.
La Russia utilizza questo supporto per rafforzare la sua presenza in America Latina, mantenendo solidi legami con uno dei suoi alleati storici nella regione.
Inoltre, la possibilità di estinguere il debito in rubli e l'ampliamento dei termini di pagamento riflettono la volontà della Russia di adattare il suo sostegno alle esigenze economiche di Cuba, garantendo così la sua influenza nella regione attraverso un'alleanza consolidata.
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