Tom Homan torna nel governo del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Già direttore ad interim del Servizio di Controllo dell'Immigrazione e delle Dogane (ICE) durante il precedente mandato del magnate alla Casa Bianca, ora assumerà il ruolo di “zar della frontiera”.
"Mi fa piacere annunciare che l'ex direttore dell'ICE e un sostenitore incondizionato del controllo delle frontiere, Tom Homan, si unirà al governo Trump; responsabile delle frontiere della nostra nazione," ha scritto Trump domenica sera sul suo sito Truth Social.
Le aspettative per l'ingresso di Homan nel secondo governo di Trump si sono avverate, con particolare riferimento alle attività legate ai confini, sottolineando l'impegno di Trump di avviare l'operazione di deportazione più grande nella storia del paese.
Il presidente eletto lo ha confermato nella sua comunicazione. Oltre a supervisionare le frontiere sud e nord e la "sicurezza marittima e aerea", Trump ha dichiarato che Homan "sarà responsabile di tutta la deportazione di stranieri illegali nei loro paesi d'origine", un aspetto centrale della sua agenda.
Homan ha diretto l'ICE nel primo governo di Trump ed è considerato il “padre” della strategia che ha portato alla separazione di quasi 4.000 bambini migranti dai loro genitori, rimasti in detenzione. Lo scandalo è esploso quando è emerso che il governo non sapeva il destino di molti di questi minori né esisteva un piano di riunificazione.
È anche uno degli autori del cosiddetto Progetto 2025, dal quale Trump si è distaccato, ma le cui linee di azione, avvertono gli analisti, sarebbero seguite dalla sua amministrazione a partire dal 20 gennaio 2025, quando assumerà la presidenza.
L'idea del Progetto 2025 è quella di conferire maggior potere a Trump; include piani nel Dipartimento della Sicurezza Nazionale per effettuare un numero maggiore di deportazioni e schierare un maggior numero di militari lungo il confine meridionale degli Stati Uniti. Inoltre, conferisce agli agenti dell'ICE la facoltà di accedere a luoghi come scuole e chiese alla ricerca di immigrati clandestini.
Lo scorso mese di ottobre, Homan ha dichiarato alla rete CBS che nell'amministrazione di Joe Biden non erano state effettuate operazioni di deportazione, avvertendo che questa misura potrebbe riprendere durante il prossimo mandato di Donald Trump come presidente.
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