Alexander Otaola, che ha atteso l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti nel quartier generale della campagna del candidato repubblicano, si è mostrato euforico per la vittoria di Donald Trump e ha promesso che è in arrivo una nuova "lista rossa".
Nel ottobre del 2020, durante un'intervista con Donald Trump in Florida, Otaola chiese all'allora presidente di inviargli un elenco di artisti cubani legati al regime di L'Avana che possiedono permessi per viaggiare negli Stati Uniti. Il mandatario rispose che avrebbe collaborato se gli fosse stato fornito l'elenco.
"Non parliamo solo, facciamo le cose," disse l'allora candidato alla rielezione per la Casa Bianca.
In quell'occasione la rielezione non ebbe luogo, ma Donald Trump è riuscito ora a tornare alla presidenza, un momento che Otaola ha colto per avvisare che torna con la sua lista.
“Lista Rossa in Arrivo! Che delizia tutto!”, ha scritto l'influencer questo martedì su Facebook.
L'obiettivo della "lista rossa" di Otaola era quello di far sì che le autorità statunitensi valutassero la possibilità di revocare il visto o negare l'ingresso nel paese a figure pubbliche che simpatizzano apertamente con il governo cubano.
Tra le persone incluse nella cosiddetta "lista rossa" di Alexander Otaola c'erano i musicisti Paulito FG, Haila María Mompié, Alexander Abreu e il duo Buena Fe, tra gli altri.
“Canel, conta le ore!”, ha scritto Otaola in un'altra delle sue recenti pubblicazioni, avvertendo il governante cubano che, dopo la vittoria di Trump come presidente, la sopravvivenza del già malconcio regime dell'Avana si complica ulteriormente.
Donald Trump ha ottenuto il 5 novembre un ritorno storico alla Casa Bianca in un'elezione che ha catturato l'attenzione mondiale e polarizzato gli elettori negli Stati Uniti.
Questo trionfo rappresenta la seconda presidenza del repubblicano, che ha superato l'attuale vicepresidente Kamala Harris in una delle elezioni più contestate degli ultimi anni.
Con una alta partecipazione, le elezioni hanno messo di fronte gli americani a temi cruciali come l'economia, i diritti riproduttivi e la sicurezza elettorale.
Nella mattina di questo 6 novembre, Trump è stato proclamato vincitore in diversi stati chiave, consolidando la sua vittoria con un totale di 277 voti elettorali e il 51% del voto popolare (70,911,212 voti), superando così i 224 voti elettorali e il 47,5% del voto popolare (65,999,102 voti) ottenuti da Harris.
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