La recente vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti ha suscitato un'ondata di congratulazioni da parte di leader internazionali.
Tra messaggi di sostegno e aspettative di collaborazione, diversi leader hanno espresso la loro disponibilità a lavorare con il presidente eletto su questioni di sicurezza, economia e relazioni bilaterali.
Ecco alcune delle reazioni più significative:
Benjamin Netanyahu, Primo Ministro di Israele
Netanyahu ha definito la vittoria di Trump come "la maggiore rimonta della storia" e ha sottolineato l'opportunità di rafforzare l'alleanza tra Israele e Stati Uniti in questo nuovo mandato.
Viktor Orbán, Primo Ministro dell'Ungheria
Orbán ha lodato la resilienza di Trump affermando che "nonostante gli ostacoli, lui ha vinto". Orbán prevede di incontrare Trump in un vertice a Budapest per rafforzare i legami tra i leader conservatori europei e l'ex presidente statunitense.
Giorgia Meloni, Prima Ministra d'Italia
Meloni ha espresso il suo entusiasmo nel collaborare con Trump, sottolineando l'importanza di rafforzare la cooperazione su temi di sicurezza ed economia. La sua affinità ideologica con Trump consolida la posizione di entrambi come sostenitori del conservatorismo nelle loro rispettive regioni.
Olaf Scholz, Cancelliere della Germania
Il leader tedesco ha rilasciato un messaggio di congratulazioni formale in cui ha sottolineato l'importanza della collaborazione transatlantica, nonostante le differenze di approccio su temi ambientali e commerciali. Scholz ha enfatizzato che la Germania si impegnerà a mantenere la stabilità nei rapporti con gli Stati Uniti.
Andrzej Duda, Presidente della Polonia
Duda ha celebrato la vittoria di Trump e ha ribadito il suo impegno a rafforzare la difesa congiunta dell'Europa di fronte alla minaccia russa, un tema prioritario per la Polonia sin dal primo mandato di Trump.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea
Von der Leyen ha congratulato Trump ed ha espresso il suo desiderio di mantenere una collaborazione solida su temi di commercio e sicurezza, in particolare nel contesto delle sfide globali attuali, inclusa la situazione in Medio Oriente.
Josep Borrell, Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari Esterni
Borrell ha inviato un messaggio di congratulazioni in cui ha sottolineato la necessità di collaborare per affrontare le sfide internazionali. Ha evidenziato l'importanza dei diritti umani e della stabilità come pilastri della politica estera europea.
Pedro Sánchez, Presidente di Spagna
Il mandatario spagnolo ha espresso la sua disponibilità a collaborare su temi globali, in particolare sulle politiche di cambiamento climatico, una questione che rappresenta una sfida nei suoi rapporti con Trump, il quale è stato scettico riguardo a questo argomento.
Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada
Trudeau ha espresso la sua disponibilità a collaborare con Trump a beneficio di entrambi i Paesi, sottolineando l'importanza della storica relazione tra Canada e Stati Uniti.
Javier Milei, Presidente dell'Argentina
Milei, che condivide un'ideologia libertaria e di libero mercato con Trump, ha elogiato la sua vittoria come un passo verso "la libertà economica e la lotta contro il socialismo", sottolineando la sua affinità ideologica con il presidente statunitense.
Il caso eclatante di Vladimir Putin
Mentre il presidente ucraino, Volodimir Zelenski, ha dichiarato di sperare che il ritorno di Trump alla Casa Bianca possa favorire una "pace giusta" per l'Ucraina, invasa dalla Russia da febbraio 2022, la reazione di Vladimir Putin è stata particolarmente sorprendente.
Putin, che aveva una grande vicinanza con Trump durante il suo primo mandato, ha evitato di pronunciarsi. Secondo AFP, il Cremlino ha indicato che Putin non prevede di congratularsi con Trump e che giudicherà la sua presidenza "in base ai suoi atti".
Trump ha ripetuto innumerevoli volte di essere in grado di imporre la pace in Ucraina "in 24 ore", ma non ha mai spiegato come intenda farlo. Ha inoltre criticato il considerevole supporto militare e finanziario fornito dall'amministrazione Biden per affrontare l'invasione russa.
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