Un cittadino cubano ha denunciato sui social la lunga attesa per le cure mediche di sua figlia di soli cinque mesi in un policlinico di Santiago di Cuba, dove gli è stato chiesto di fornire il combustibile necessario per l'ambulanza che avrebbe trasportato la piccola in ospedale.
Il padre, Jesús Manuel Cuevas De La Rosa, ha raccontato di aver portato sua figlia al policlinico Luis Carrión, nella località di Cuatro Caminos, poiché la bambina presentava vomito e diarrea. Secondo i medici, la diagnosi iniziale è stata "una leggera disidratazione".
"Hanno contattato l'ospedale di San Luis, dove informarono la dottoressa che non c'era carburante per l'ambulanza. Se lei riusciva a procurarselo, avrebbero inviato il veicolo", ha dichiarato il padre, mettendo in discussione l'efficacia del sistema sanitario cubano.
Finalmente, la bambina è stata trasferita all'Ospedale Colonia, nella capitale Santiago, con l'aiuto di un vicino del padre, proprietario di un'azienda privata. Nelle immagini condivise, si può vedere che la piccola ha dovuto essere intubata per ricevere le cure necessarie.
"Ci riempiamo la bocca dicendo che abbiamo un esercito di camici bianchi, ma ciò di cui abbiamo veramente bisogno sono medici, non camici. Li mostrano in televisione mentre attraversano l'Amazzonia e le giungle per assistere i pazienti. Ma in Cuba non ci sono giungle? O per ricevere cure adeguate dobbiamo viaggiare in altri paesi? Mi chiedo, fino a quando sopporteremo tutto questo? Quanto ancora dobbiamo soffrire per una salute che dicono essere gratuita?", ha interrogato il padre.
La mancanza di combustibile si unisce alla scarsità di farmaci, costituendo gravi problemi che colpiscono i cubani quando si recano in un servizio medico. Alcune patologie sono arrivate a complicarsi in modo significativo, considerando che nel paese non ci sono nemmeno siringhe per somministrare le iniezioni che potrebbero alleviare i disturbi più leggeri.
Dall'inizio dell'anno, il governante cubano Miguel Díaz-Canel ha affermato che continuerà la scarsità di medicinali e forniture mediche sull'isola, dove le farmacie sono sprovviste e mancano decine di prodotti della lista essenziale.
Tuttavia, la mancanza di carburante, l'emigrazione di centinaia di professionisti e l'impatto dei blackout hanno creato uno scenario poco incoraggiante per i cubani.
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