L'Ultimate Fighting Championship (UFC) ha deciso di licenziare martedì diversi dei suoi lottatori, tra cui il peso massimo cubano Robelis Despaigne, che aveva suscitato grande interesse tra gli appassionati delle arti marziali miste (MMA) all'inizio del 2024.
Medagliato di bronzo olimpico nel taekwondo a Londra 2012, il nativo di Santiago de Cuba ha debuttato in modo spettacolare nell'UFC 299, quando lo scorso marzo ha impiegato solo 18 secondi per mettere fuori combattimento l'americano Josh Parisian al Kaseya Center di Miami, Florida.
Quella performance, tanto devastante quanto breve, ha portato il cosiddetto “Big Boy” all'attenzione di numerosi mezzi di informazione, supportato anche dal suo storico di quattro incontri precedenti senza sconfitte, tutti vinti per knock-out.
Nel primo, a giugno del 2022, ci sono voluti 4:54 minuti per avere la meglio su Katuna Malumba. A luglio del 2023, contro Travis Gregoire, ci sono voluti 12 secondi; a settembre, sono stati appena tre secondi contro Stevie Payne, e a dicembre, in quattro secondi ha messo a terra Miles Banks.
Tutto procedeva a gonfie vele, ma -purtroppo- le ultime due esibizioni non hanno soddisfatto le aspettative e le sconfitte si pagano care nella realtà dell'organizzazione più grande e riconosciuta in questo settore.
La pagina MMA Fighting e il profilo su X FC Roster Watch hanno annunciato il licenziamento del gigante di 2,01 metri dopo i suoi insuccessi contro il dominicano Waldo Cortés-Acosta a maggio e l'americano Austen Lane, avvenuto il 19 ottobre, entrambi sempre per decisione dei giudici.
Senza dubbio, Robelis Despaigne non ha convinto Dana White, il capo della UFC, e dovremo aspettare per vedere se troverà spazio in altre organizzazioni. Tuttavia, dovrà migliorare notevolmente la sua difesa e il “lavoro a terra” per riacquistare protagonismo.
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